Milan-Ibrahimovic: perché si, perché no. Galliani non ha dubbi

Milan-Ibrahimovic: perché si, perché no. Galliani non ha dubbiMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 16 giugno 2015, 16:31News
di Matteo Calcagni
fonte di Raimondo De Magistris per Tuttomercatoweb.com

E' Zlatan Ibrahimovic il calciatore più chiacchierato in questi giorni. Ancora lui, sempre lui. Quando inizia l'estate ecco rispuntare lo svedese, uno degli attaccanti più forti e determinanti degli ultimi 15 anni. Diventare una bandiera non è mai stato nella sua indole, ma se c'è stato un club che più di altri ha lasciato con difficoltà quello è stato il Milan. Questione di adattamento a una realtà che gli calzava a pennello, di una società che ha saputo smussare i suoi spigoli e l'ha dovuto lasciar partire solo perché Ibrahimovic non poteva restare in un progetto che negli ultimi anni ha subito un brusco ridimensionamento.
Ora, però, il Milan vuole tornare quello di un tempo. L'ultima svolta societaria ha ridato forza economica a una società che vuole cancellare stagioni come l'ultima chiusa col decimo posto in campionato. E Ibrahimovic di nuovo a Milano sarebbe il simbolo di questa rinascita. Prima in Italia, poi in Europa.
Adriano Galliani non ha dubbi e sta lavorando da settimane per il ritorno a Milanello dello svedese che proprio in queste ore insieme a Mino Raiola incontrerà il patron del PSG, Nasser Al-Khelaïfi, per dare una svolta definitiva a una trattativa già ben avviata.

PERCHE' SI - Dovesse tornare, sarebbe anche il prossimo anno il calciatore più forte della Serie A. Più di Tevez, più di Higuain. Perché Ibrahimovic in Francia non ha dato segnali di cedimento e ha chiuso la stagione con 30 reti in 37 partite. Una media da fenomeno per un giocatore che fa il fenomeno ormai da un decennio.
Il suo cognome fa rima con Scudetto. Ne ha conquistati dieci (senza contare quello revocato con la Juve) perché in una corsa a tappa resta sempre il ciclista migliore. Porterebbe a Milanello carisma e personalità, doti che mancano completamente all'attuale rosa rossonera. E' amato dai tifosi ed è apprezzato da tutti nel club.

PERCHE' NO - E' la carta d'identità il deterrente più importante per l'acquisto di Ibrahimovic. Classe '81, lo svedese a ottobre compirà 34 anni. Un investimento importante per un giocatore forte, ma a fine carriera. Il Milan per acquistarlo dovrà pagare almeno dieci milioni di euro per il cartellino e poi sottoporre al giocatore un contratto triennale da 5-6 milioni netti a stagione. Senza nessuna possibilità di rientro della spesa in futuro. Tra cartellino e ingaggio, l'investimento totale non sarebbe inferiore ai 40 milioni di euro. Soldi che spesi in altro modo potrebbero portare all'acquisto del cartellino di bomber più giovani come Lukaku o Lacazette. In entrambi i casi, il Milan dovrebbe complessivamente preventivare uno sforzo economico più importante ma adesso la disponibilità c'è e con giocatori del genere si potrebbe aprire un lungo ciclo vincente. O, eventualmente, rivenderli in seguito a cifre ancor più importanti.