Milan, solito ‘refrain’. Approccio sbagliato e da correggere, ma la squadra resiste ai knock-out. Anche se Niang...

Milan, solito ‘refrain’. Approccio sbagliato e da correggere, ma la squadra resiste ai knock-out. Anche se Niang...MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
martedì 17 gennaio 2017, 20:02News
di Massimo Canta

I tifosi del Milan, ma anche gli spettatori neutrali non hanno certo di che annoiarsi, assistendo dal vivo o alla tv alle gesta degli uomini di Montella. La formazione  rossonera non ha certo abituato  i propri sostenitori a vittorie e risultati roboanti, fino a questo punto della stagione. A questo si aggiunge il dato statistico sintomatico che riferisce di una squadra che, nei primi tempi, fatica parecchio a sbloccare il risultato (solo il 27% delle reti complessive sono state realizzate nella prima frazione di gioco). Questo è il ‘refrain’, il ritornello scandito quasi metodicamente dall’orchestra  diretta dal maestro Vincenzo Montella. Una squadra apparsa in più di un’occasione timida all’approccio, non si vuole dire svogliata, ma incerta, titubante, quasi in attesa di ricevere il colpo da knock-out (vedi Doha e Torino) che prontamente e quasi inaspettatamente i giocatori rossoneri scansano e a cui rimediano, risollevandosi dal tappeto su cui erano finiti, riprendendo il centro del ring, come solo ai più sfrontati boxer abbiamo visto fare.

Il tecnico rossonero si è dichiarato conscio e consapevole che questo atteggiamento è pericoloso, che non potrà essere sempre supportato da un cambio di marcia capace di far reagire la squadra, rubare metri e campo agli avversari, imporre geometrie e non di rado anche piacevoli ‘svolazzi’.  Gli uomini di Montella dimostrano sempre carattere, personalità e una condizione fisica invidiabile.  Affrontare le sfide in una maniera più corretta e ‘presente’ regalerebbe a questa squadra la consapevolezza di poter rincorrere obiettivi altrimenti destinati a svanire e volatilizzarsi nel breve periodo. Su questo il tecnico rossonero lavorerà, anche su chi, come Niang, dovrà invece capacitarsi ad approcciare diversamente la partita, anche e in specola modo quando chiamato a subentrare ai compagni, che in quel frangente devono essere supportati e non disorientati.