Ordine su Gattuso: “Quanta personalità in due mesi di Rino”

Ordine su Gattuso: “Quanta personalità in due mesi di Rino”MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 5 febbraio 2018, 11:24News
di Enrico Ferrazzi

Sulle colonne de Il Giornale, Franco Ordine ha commentato così il momento del Milan di Rino Gattuso: “Giusto due mesi fa, a Benevento, giorno amaro del debutto di Rino Gattuso sulla panchina rossonera, andò così: il Milan davanti per 2 a 1 rimase in dieci (doppio giallo di Romagnoli, molto contestato con qualche motivo) e venne raggiunto all'ultimo assalto dal gol beffa del portiere Brignoli. Allora il Milan si comportò come una Cenerentola tremolante in vista della mezzanotte: tutti sulle barricate a difendere, e Rino completò lo scarabocchio facendo entrare anche Zapata, il quinto difensore, nell'intento di sorvegliare meglio il fortino di Donnarumma. Risultò tutto inutile. Anzi controproducente. Perché quel cambio suggerì alla squadra di arretrare pericolosamente fino a farsi schiacciare nella propria area di rigore. Da quella mossa e da un fallo ingenuo quanto inutile di Abate prese le mosse il beffardo 2 a 2. Due mesi dopo, a Udine, in condizioni analoghe (doppio giallo, questa volta indiscutibile, assegnato a Calabria), il Milan si è comportato in modo diverso. Gattuso ha modificato la sua exit strategy a cominciare dai cambi - subito Bonaventura, fiacco e poco ispirato (con Antonelli), poi Calhanoglu (con Borini) e infine Andrè Silva (con Kalinic) pallido e poco servito - per finire all'impulso dato al gruppo.

Che invece di farsi imbottigliare com'è accaduto per 10-15 minuti ha poi trovato mentalità ed energie per ripartire e sfiorare anche il secondo sigillo. Sono passati due mesi soltanto e il Milan ha capovolto il suo mondo e cambiato la sua testa. Forse c'è da riflettere su un dato che non può essere dettato dal caso ma dalla superficialità e/o ingenuità: quella di ieri con Calabria è la sesta espulsione della stagione, troppe per una squadra che non fa della forza fisica la sua caratteristica. Allora di cosa si tratta? D'inesperienza, di acido lattico che toglie lucidità, ma anche d'incapacità a reggere la pressione in certi snodi delle sfide. E sul tema, in vista delle prossime scelte, bisognerà tenerne conto. Perché il rendimento del Milan di questi tempi non consente altri errori, altre occasioni perse, altri mezzi passi falsi in classifica. È vero: Gattuso ha ritrovato il sinistro telecomandato di Suso, Kessiè ha spianato il suo improbabile rivale, ha modificato il gene del Milan montelliano. Adesso deve farlo diventare più maturo e consapevole”.