Questione stadio, Milan e Inter fanno fronte comune

Questione stadio, Milan e Inter fanno fronte comuneMilanNews.it
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mercoledì 1 luglio 2015, 20:03News
di Daniele Triolo

“E' necessario che Milan e Inter abbiano un impianto di proprietà per poter competere con i grandi club internazionali. Lo stadio di San Siro non può più ospitare entrambe le squadre”. Lo hanno scritto, insieme, al Comune di Milan, il direttore generale dell'Inter, Marco Fassone ed il consigliere d'amministrazione del Milan, Alfonso Cefaliello, precisando di volersi separare nella gestione condivisa dello stadio 'Giuseppe Meazza'.

L'Inter vorrebbe restare al Mezza, sviluppando quindi il suo “nuovo San Siro', mentre il Milan, come noto, è intenzionato a realizzare un impianto ex novo in zona Portello. “Milan e Inter condividono una città, che è la più titolata al mondo – ha spiegato Cefaliello -. Ma abbiamo l'esigenza di competere con club nazionali e internazionali che hanno una struttura di proprietà e che valutiamo essere dello stesso rango". "San Siro può essere migliorato ma non è più uno spazio per ospitare entrambi i club - ha proseguito -. Da qui la scelta di avere uno stadio proprio. Auspichiamo che possa essere il Portello, per essere coerenti con Casa Milan e per restare in un raggio di 3 km dal Meazza".

L'idea dei club milanesi è quella di avere due stadi moderni, “per offrire ai tifosi un modo di partecipare alla partita all'altezza dei migliori esempi internazionali e, allo stesso tempo, generare un indotto di attività commerciali e di intrattenimenti con benefici per le comunità locali”, ha sottolineato Fassone, che ha incontrato il parere positivo del Milan e di Cefaliello. “C'è speranza sulla decisione di Fondazione - ha spiegato in conclusione Cefaliello -. Il patto tra Milan e Inter salva San Siro, perché altrimenti l'Inter non avrebbe accettato di effettuare migliorie al Meazza. Oltretutto i due impianti sarebbero collegati dalla metro Lilla, creando anche continuità con lo sviluppo urbanistico di Porta Nuova e City Life, fino all'Expo". "Il Comune non può che essere soddisfatto di questa collaborazione tra le due società", ha concluso.