Sconcerti su Bonucci: “Il problema non è tecnico. È un emigrante che si ritroverà”

Sconcerti su Bonucci: “Il problema non è tecnico. È un emigrante che si ritroverà”MilanNews.it
© foto di Federico De Luca
martedì 24 ottobre 2017, 11:48News
di Enrico Ferrazzi

Sulle colonne del Corriere della Sera, Mario Sconcerti ha parlato così di Leonardo Bonucci: “D al punto di vista tecnico Bonucci non può essere un problema. Ha giocato 300 partite nella Juve, sappiamo chi è e cosa vale, esattamente. I fondamentali non cambiano, cambia semmai la mente di chi li usa. Non esiste uno stretto lato tecnico che non coinvolga uno stretto lato psicologico. Bonucci adesso è un emigrante, sa cosa ha lasciato, non capisce cosa sta trovando. Pensa troppo mentre gioca, non è libero. Quello che si vede è la mancanza di sicurezza che lo porta all’errore. La prima dote nel suo ruolo è il senso del tempo, questo Bonucci l’ha perso. O parte prima, o resta fermo. Questione di attimi, ma questo sporca tutto l’intervento. Spesso subisce rimpalli strani, difettosi, perché non è centrato, è come fosse fuori dalle sue abitudini.

Non c’è nemmeno una grande intesa con Musacchio, che è un altro ottimo difensore, ma di forte personalità, mentre accanto a Bonucci è meglio mettere un calmo come Chiellini, che sappia ubbidire. Resta un peso anche la qualità di Biglia che dimezza le caratteristiche di Bonucci. Sono due registi in dieci metri. È solo un problema di abitudine, col tempo chi è bravo gioca a calcio come vuole, ma ora anche questo non aiuta. Il Milan ha molti giocatori con queste angustie, penso a Suso, a Bonaventura, a Calhanoglu, a Romagnoli. Quelle di Bonucci sono solo più evidenti perché portate da un giocatore famoso, ben pagato e proveniente da una squadra molto avversaria. Un po’ di compiacimento nel vederlo giocar male, c’è. Il problema del Milan è proprio in questo cumulo di cattivi angoli che fermano la qualità. Personalmente sto con Bonucci, non sarà mai un peso. C’è un fatto nuovo: va aspettato. Ma se il Milan si stancasse e lo rimettesse sul mercato, sarebbe ancora l’unico che porterebbe plusvalenza”.