TMW - Giovani, forti e italiani: l'eredità dell'estate di mercato

TMW - Giovani, forti e italiani: l'eredità dell'estate di mercatoMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 4 settembre 2017, 12:49News
di Enrico Ferrazzi
fonte di Gianluigi Longari per TMW

Largo ai giovani. L’estate di mercato ha implementato la sacrosanta opinione di chi sostiene che il nostro calcio abbia al suo interno le risorse per poter tornare a competere ai massimi livelli in giro per il vecchio continente, ed anche al netto della figuraccia della Nazionale contro la Spagna, sono tanti i profili da tenere sotto osservazione nel tentativo di comprendere quale sarà il loro livello di crescita in una stagione chiave per la definizione della propria carriera. L’Inter ha investito molto su Bastoni, garantendo al prospetto atalantino la possibilità di crescere lontano dai riflettori e vicino a casa sotto l’attenta ed esperta guida del mentore Gasperini. Scelta più che mai azzeccata e che potrebbe garantire ai nerazzurri, sull’onda del affari Gagliardini e Caldara per la concorrenza bianconera, uno dei migliori frutti del nostro movimento calcistico tra un paio di stagioni. Alla stessa maniera va sottolineata la lungimiranza di Corvino nel colpo del deadline day messo a segno con l’acquisizione di Simone Lo Faso dal Palermo. Il classe 1998 è un predestinato: le sue qualità sono indiscutibili e Firenze ha le sembianze del luogo ideale per mettere a frutto la crescita naturale di un campione in era pronto a sbocciare per il nostro intero movimento calcistico nazionale. Interessante anche la scelta di Fusco di puntare su Verde e Keane.

Il primo è una scommessa già vinta: Cutrone lo ha identificato come l’alter ego italiano di Suso e l’accostamento in realtà non sorprende affatto. Pecchia lo considera già tra gli indispensabili per il suo progetto tattico, e le qualità dell’esterno di proprietà della Roma sono finalmente sottoposte al palcoscenico della massima serie dopo le magie in serie collezionate ad Avellino nella scorsa stagione. La svolta qualitativa del nostro calcio, potrebbe passare anche dalla sua crescita, e sarebbe opportuno che anche Di Biagio se ne rendesse finalmente conto.. Per Keane il discorso è differente: qualità fuori discussione, ciò che va assolutamente migliorata è allora la dedizione alla professione del progetto di fuoriclasse della Juventus. Le vicissitudini degli ultimi giorni lasciano intendere che la strada da percorrere è ancora lunga. Di Meret e Bonifazi non ha nemmeno più senso parlare: la stagione scorsa li ha identificati come ragazzi affidabili sia in campo che fuori, e la serie A non farà altro che amplificare le rispettive qualità di ragazzi eccezionali tanto fuori quanto dentro il rettangolo verde. Insomma, la serie A ha ottimi motivi per essere ottimista.