TMW - Incognita Calhanoglu: il turco specchio di un Milan senza idee
Il Milan esce dalla serata di Europa League tra i fischi di San Siro. Zero gol contro l'Aek Atene, più in generale zero idee e la sensazione che i rossoneri siano al momento lontani dall'essere non solo una squadra competitiva, ma una squadra tout-court. Soprattutto, lontani dall'idea che di squadra dovrebbe avere Vincenzo Montella, uno che, tra alti e bassi, è comunque sempre riuscito a far giocare bene i propri giocatori. Il cambio di modulo, lo scrivevamo ieri, non sembra aver cambiato in positivo le sorti del Diavolo, e gli equivoci tattici si sprecano. Sulla difesa a tre, dove Musacchio non sembra rendere al meglio, Bonucci è lontano dagli anni d'oro della Juventus e Rodriguez viene provato da terzo di sinistra. Sull'attacco, dove tra Silva, Kalinic e Cutrone non si riesce a trovare un titolare che dia continuità.
Sul centrocammpo e la trequarti, dove il migliore rimane Suso, Bonaventura va a sprazzi e Hakan Çalhanoğlu resta una vera e propria incognita. Di suo, il turco ha un'indefinitezza tattica che lo ha accompagnato anche nelle stagioni migliori e lo ha portato, in Bundesliga, a giocare sia da trequartista che da esterno d'attacco, ma anche da centrocampista. Il ruolo, quest'ultimo, che Montella sembra volergli o potergli ritagliare nel Milan, senza che però ne ottenga grandi frutti. Nella scialba notte milanese di ieri, il turco è stato giudicato in maniera pressoché unanime il peggiore in campo. La cosa più preoccupante, per i tifosi del Milan, è che in fin dei conti non sembra neanche tutta colpa sua.
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