TMW - Mauri all'Empoli, con un anno di ritardo. L'occasione di Josè
La ribalta, improvvisa, nel momento peggiore della storia del Parma, casa sua. L'Argentina, sempre nel cuore, ma l'Italia in mente e la voglia di sfondare nel paese che l'ha adottato calcisticamente e non solo: lo sbarco al Milan, appena 19enne, ma con già una manciata di presenze in Serie A e il favoloso gol alla Juve, in grado di regalare tre punti da mettere in bacheca per una società morente. Se lo porta a casa Galliani, che di concerto col suo agente decide di metterlo subito a disposizione della Prima Squadra, di Mihajlovic: col serbo il rapporto non decolla, tanto che dopo le promesse di considerazione dell'estate, le tribune aumentano, nonostante i risultati della squadra non siano affatto brillanti. E forse anche per questo, il 19enne neoarrivato rimane in disparte, nonostante le attenzioni dell'Under 19 e dell'Under 21 azzurre: ora per lui si spalancano le porte di un altro azzurro, quello dell'Empoli.
La squadra di Martusciello, ma in particolare il club di Corsi e Carli, ha puntato forte su uno dei giovani più promettenti del panorama italiano, cercato anche da più di un club straniero nella scorsa estate. Una scelta forse ritardata di un anno o almeno di sei mesi, una possibilità di un calciatore dal sicuro avvenire di mettersi in mostra e di aggiungere le proprie qualità alla squadra azzurra, apparsa in difficoltà nella costruzione del gioco in queste prime giornate di campionato dopo aver perso tanto all'altezza della metàcampo.
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