TMW RADIO - Valentini: "Un'entrata a piedi uniti da cartellino rosso l'agenzia governativa di controllo"

TMW RADIO - Valentini: "Un'entrata a piedi uniti da cartellino rosso l'agenzia governativa di controllo"MilanNews.it
© foto di Federico De Luca
mercoledì 8 maggio 2024, 20:30News
di Lorenzo De Angelis

Nel corso del consueto appuntamento con il programma 'Maracanà' di TMW Radio, l'ex dirigenza FIGC Antonello Valentini ha parlato della notizia che vede la possibile sostituzione della Covisoc con una nuova agenzia sotto al controllo del governo e non della FIGC. Queste le sue dichiarazioni. 

"Faccio una premessa. Stiamo assistendo un spettacolo poco lusinghiero, con Abodi che ha detto che ha informato da giorni Gravina, quest'ultimo che dice che non è vero, Malagò che dice di non essere mai stato avvisato e Abodi che gli dice che ha usato un linguaggio poco consono. La Christillin se ne va in dribbling, come spesso le accade, meglio di Dybala o Chiesa invece. Su questa vicenda io dico che il metodo è sbagliato e che è inaccettabile che una struttura nominata dal governo controlli i bilanci dei club e possa addirittura il governo decidere se una squadra possa essere iscritta o meno al campionato. Che si possa discutere poi di controlli più severi, stringenti, di una Covisoc che va rinforzata, ovviamente non ci sono dubbi. Però che un'agenzia governativa metta i piedi e le mani nei bilanci di società private no, è un metodo inaccettabile e mi aspetto che FIFA e UEFA intervengano pesantemente, perché certe cose vengono bocciate nettamente. E' un'entrata a piedi uniti, da rosso mi viene da dire". 

Valentini ha poi continuato concludendo: "C'è da mettere mano a norme che impongano controlli più severi e stringenti ma è inaccettabile che un'agenzia governativa intervenga sulla gestione sportiva. Abodi è stato nella giunta esecutiva del CONI, poi ha fatto benissimo nel mondo del calcio, è la persona più competente e preparata su questi argomenti ma credo subisca la pressione all'interno della compagnie governativa. Io mi sarei aspettato e mi augurerei che il governo si occupasse anche non solo della Serie A anche della riforma del lavoro sportivo, che sul calcio dilettanti sta avendo effetti pesantissimi. Così come mi augurerei che prenda in esame la richiesta delle società di calcio di vedersi garantita una percentuale sulle scommesse sportive, visto che al 90% sono sul calcio e genera cifre importanti".