Un mix di culture, architettura e convivenza sociale tra religioni diverse: il ritratto della Skopje lontana dal calcio

Un mix di culture, architettura e convivenza sociale tra religioni diverse: il ritratto della Skopje lontana dal calcioMilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
mercoledì 23 agosto 2017, 20:29News
di Pietro Mazzara
fonte dagli inviati a Skopje, Pietro Mazzara e Daniele Mascolo

L’essenza di Skopje, capitale della Macedonia, la si ha quando si entra nell’Antico Bazar, che di antico ha solo il nome e le strade. Nella porta di immissione a quella che era, una volta, la città antica, si guardano fraternamente il campanile di una chiesa cristiano-ortodossa e le cupole di una moschea. Entrambi edifici protettori di uno dei luoghi più belli e suggestivi della città, che testimonia come culture e religioni diverse possano convivere l’una accanto all’altra. Entrando nel Bazar, poi, ti perdi tra negozi di lusso e artigiani che cercano di venderti borse fatte secondo il loro metodo tradizionale. C’è di tutto, con l’odore delle spezie che si infila nelle narici e che proviene dalle decine di ristoranti e chioschi che si snodano lungo le viuzze.

Si vede di tutto, a Skopje. Un mix elettrico di culture e religioni, ma anche innovazione e bellezza. La statua di Alessandro Magno domina Macedonia Square, centro nevralgico della città e punto di raccordo tra la parte vecchia e quella nuova. Il collegamento tra i due emisferi è rappresentato dai ponti, che un po’ come accade a Venezia e Firenze, unisce i due argini del fiume Vardar, lungo il quale alcuni imprenditori hanno deciso bene di aprire dei locali galleggianti.

Si, perché per vivere una serata diversa, ci sono due velieri che ospitano due disco-pub che, la sera, animano quella sponda del fiume, quella “moderna”, insieme alle giostre e alle luci dei locali.

Il calcio, a Skopje, sembra essere di secondo, terzo piano. In centro non c’è traccia della squadra locale, se non in un baracchino di souvenir, dove viene ancora venduta la sciarpa celebrativa della partita contro il Fenerbahçe. I segni più evidenti dello sbarco del pallone che conta, da queste parti, sono ancora le insegne inneggianti alla Supercoppa Europea tra Real Madrid e Manchester United. I loghi dei due club campeggiano ancora sugli striscioni appesi lungo una delle vie che porta a Macedonia Square, ma anche al memoriale di Madre Teresa di Calcutta, che a Skopje è nata ed è venerata (giustamente) come i grandi macedoni che hanno fatto la storia del paese.

Di tifosi del Milan, almeno fino al primo pomeriggio, pochi, per non dire nessuno. Solo uno, attorno alle 15.20, ha attraversato la strada che costeggia l’Hotel Marriott (che ospita la squadra). Il resto lo si è visto all’arrivo del Milan in città, con circa 150-200 tifosi che hanno inneggiato ai loro beniamini e dove domani arriveranno anche i tifosi dello Shkendjia, che da Tetovo arriveranno a Skopje percorrendo i 43,2 chilometri che separano le due città. Sarà una festa, alla Telekom Arena, stadio gioiello della capitale macedone. Perché chissà quando una squadra come il Milan ricapiterà da queste parti. Ma, a dirla tutta, alla Skopje normale, quella che si snoda e si articola nelle centinaia di negozi e attività, l’avvento dei rossoneri, sembra interessare il giusto.

SKOPJE - MACEDONIA - 24/08/2017 - LA CITTA DI SKOPJE DOVE DOMANI SI GIOCHERA LA GARA DI RITORNO DI EUROPA LEAGUE TRA SHKENDJIA E MILAN - NELLA FOTO IL FIUME VARDAR - FOTO DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
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SKOPJE - MACEDONIA - 24/08/2017 - LA CITTA DI SKOPJE DOVE DOMANI SI GIOCHERA LA GARA DI RITORNO DI EUROPA LEAGUE TRA SHKENDJIA E MILAN - NELLA FOTO MACEDONIA SQUARE CON LA STATUA DI ALESSANDRO COLOMBO - FOTO DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
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SKOPJE - MACEDONIA - 24/08/2017 - LA CITTA DI SKOPJE DOVE DOMANI SI GIOCHERA LA GARA DI RITORNO DI EUROPA LEAGUE TRA SHKENDJIA E MILAN - NELLA FOTO LE IMMAGINI DI MARIA TERESA DI CALCUTTA NATA A SKOPJE - FOTO DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
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