23 novembre: una data da ricordare. Campo e dirigenza, si scrivono nuove pagine

23 novembre: una data da ricordare. Campo e dirigenza, si scrivono nuove pagine  MilanNews.it
giovedì 23 novembre 2017, 18:00Primo Piano
di Daniele Castagna

Kakà torna a Casa, le lancette scorrono all’indietro ed il calendario ripresenta la data del 2 dicembre 2007. Il Bambino d’Oro, con il Pallone d’Oro tra le mani, si affaccia sul balcone di Piazza Duomo, invocato dal popolo rossonero festante nel momento più alto della gloriosa carriera del fenomeno verdeoro. Dieci anni dopo, o meglio, 9 anni 11 mesi e 29 giorni, Ricardo entra a Casa Milan e la scintilla è immediata: l’amore non si è mai spento, nel cuore dei tifosi ‘Ricky’ è ancora ‘Ricky’, ma il domani resta un’incognita. La chiacchierata con Marco Fassone ha lasciato qualcosa più di uno spiraglio, in un giorno che potrebbe diventare cardine per il futuro recente del club rossonero. 

DIRIGENZA - Una lunga chiacchierata, quasi fossero amici da una vita, quella avuta ai piani alti di Casa Milan tra l’ex 22 e Marco Fassone. L’esito? Un’apertura con riserva, perché il ragazzo a 34 anni sta cambiando testa. È nel limbo, quel momento di transizione tra l’addio al calcio ed i pensieri da grande, magari in giacca e cravatta dietro una scrivania. La volontà di continuare a giocare, dopo il saluto agli Orlando City, è viva, ma la tentazione Milan è forte, fortissima. Serve tempo, solo del tempo, e poi Ricardo Izecson dos Santos Leite potrà dare una risposta al Diavolo, al futuro e a sé stesso. Al classe ’82 non manca nulla: ha intelligenza, abilità politiche, conoscenza delle lingue, impareggiabile esperienza mondiale ed enorme carisma ed attrattiva verso giocatori, dirigenti e tifosi. Tutte stigmate di un grande dirigente futuro, che il Milan prova a riportare a casa. Anzi, a Casa Milan. 

IN CAMPO - E nel giorno in cui il Diavolo getta le basi per un possibile colpo futuribile in dirigenza, è in campo che si gioca il pass per il futuro recente. A San Siro arriva un’Austria Vienna accompagnato da oltre 2mila tifosi viola. Una spinta forte, un motivo extra per provare l’impresa in casa dei rossoneri. Ma il Milan, ad un passo dalla qualificazione, non può permettersi ulteriori passi falsi: con 3 punti, la compagine di Montella tornerebbe in una fase a eliminazione diretta di una competizione europea dopo 3 anni e mezzo, un ritardo eccessivo per quello che è l’habitat naturale del predatore di Coppe. Un successo per tornare a Casa, il figlio prodigo Kakà da riportare a Casa: 23 novembre 2017, l’alba di un nuovo futuro. Passa tutto da queste ore.