Alla scoperta della Elliott Management Corporation, il fondo americano che sta finanziando Mr.Li nell’acquisto del Milan

La svolta nella trattativa per la cessione ai cinesi del Milan è arrivata nei giorni scorsi quando nella vicenda è entrata in gioco la Elliott Management Corporation, cioè la società di gestione del fondo di investimento che ha prestato a Yonghong Li i capitali necessari per completare l’acquisto del club di via Aldo Rossi da Fininvest. Il fondo americano non diventerà un socio del Milan, ma ha semplicemente fatto un prestito al broker cinese che tecnicamente si chiama “prestito ponte”.

AZIENDE E NAZIONI - Lo riferisce il portale calcioefinanza.it che traccia un interessante profilo sulla Elliott Management Corporation: fondata nel 1997 dal finanziere americano Paul Singer (73 anni il prossimo 22 agosto e un patrimonio personale di 2,3 miliardi di dollari secondo Forbes), è oggi uno delle principali società di gestione di hedge fund con asset in gestione per 31 miliardi di dollari. Il fondatore di Elliott solitamente compra debito ultra-scontato, di aziende e di nazioni, per rivenderlo con profitto oppure ricorrere in tribunale e chiederne il risarcimento. Le avventure sul debito sovrano sono cominciate nel 1996 quando acquista bond in default del Perù per 11,4 milioni di dollari, ottenendo poi un risarcimento da 58 milioni. Negli anni successivi ottiene il pagamento di 127 milioni dal Congo, senza poi dimenticare il caso Argentina (la Elliott Management Corporation che avrebbe diritto a circa 1,5 miliardi). In mezzo non mancano operazioni aziendali: Elliott è coinvolto infatti in operazioni di ristrutturazione, da Chrysler a Delphi.

INVESTIMENTI IN ITALIA - Il fondo americano di Singer ha poi effettuato investimenti anche in Italia, come quelli realizzati nei primi anni 2000 in Fondiaria e Telecom Italia da parte del fondo Liverpool, un hedge fund con base nel Regno Unito e gestito dal figlio di Paul Singer, Gordon. In questi casi il fondo di Elliott Management Corporation non acquista debito ma azioni di società quotate con una logica “attivista”. Un anno fa i fondi di Elliott Management Corporation entrano nel capitale di Ansaldo Sts, società genovese il cui controllo è passato da Finmeccanica (oggi Leonardo) al colosso giapponese Hitachi. Elliott rastrella azioni in borsa arrivando progressivamente ad una partecipazione potenziale di circa il 30% dando vita ad un braccio di ferro sulla governance della società con il management espressione dell’azionista giapponese tuttora in corso.