Atteggiamento ideale, fame da vendere: giusto ripartire (anche) da ciò che mancava

Atteggiamento ideale, fame da vendere: giusto ripartire (anche) da ciò che mancavaMilanNews.it
venerdì 24 giugno 2016, 21:00Primo Piano
di Simone Nobilini

Da quella che sembrava una semplice idea ad un affare concluso all'improvviso, sorprendendo tutti e superando una concorrenza solo apparentemente più vicina alle firme sul contratto. L'arrivo di Gianluca Lapadula in rossonero, da semplice suggestione, è divenuto realtà: la bella storia di un ragazzo capace di guadagnarsi sul campo un top team partendo dal basso e compiendo, nel giro di sole due stagioni, un doppio salto di categoria a dir poco inatteso. Nuovo arrivo in rossonero che, attendendo comunque la riprova delle ottime qualità tecniche del giocatore sui campi della Serie A, non può che rendere contento l'ambiente milanista per un motivo ben preciso, raramente notato in queste ultime stagioni dalle parti di Milanello.

L'ATTEGGIAMENTO CHE SERVE - A prescindere dalla grande capacità realizzativa da sempre mostrata del giocatore, e in particolar modo nell'ultima, straordinaria annata a Pescara, Lapadula ha saputo incassare l'apprezzamento di tutti anche grazie ad un atteggiamento perfetto mostrato sul terreno di gioco. Il neo acquisto rossonero figura come il classico elemento mai appagato, con voglia di migliorarsi sempre e capace di lottare al 100% in ogni partita: comportamento che, rare eccezioni escluse, non si è mai sostanzialmente visto negli ultimi anni in Casa Milan, lasciando spazio ad episodi di inspiegabile appagamento di fronte a prestazioni e stagioni recenti a dir poco negative. Innegabile, dunque, che ripartire da una personalità simile come primo colpo della sessione estiva possa rendere felice il tifo rossonero, chiaramente ancora in attesa di nuove operazioni importanti sul mercato per rendere ancor più competitiva la squadra.

L'ABITO NON FA IL MONACO - Normale possano sussistere dei dubbi sul rendimento di Lapadula in un campionato di livello superiore, alla prima esperienza in carriera in Serie A tutta da testare: ma essere scettici su un acquisto simile basandosi esclusivamente sulla provenienza del giocatore figurerebbe come un errore aprioristico più che banale. In più di una circostanza, sul mercato, è stato dimostrato che non è l'abito a fare il monaco: puntare solo sul nome di un giocatore o sul suo appeal, sfogliandone meramente il palmarés, risulta come una banalità che non sempre è in grado di dare i frutti sperati, al contrario di scommesse neanche troppo azzardate su giocatori (proprio come l'ex Pescara) seguiti anche da grandi club italiani ed europei. A Milanello, in questo momento e non solo per volere dei tifosi, c'è bisogno di gente come Lapadula: uno che reputa "Il gol più bello quello che deve ancora arrivare" e che in campo, la parola impegno, non l'ha mai dimenticata. Questione di mentalità: quella che il Milan, anche con il suo nuovo attaccante, dovrà ora ritrovare.