Benevento-Milan, una finale mondiale. Decalogo del manifesto di Gattuso

Benevento-Milan, una finale mondiale. Decalogo del manifesto di Gattuso  MilanNews.it
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martedì 28 novembre 2017, 17:30Primo Piano
di Daniele Castagna

Un fiume in piena ma ben saldo, pragmatico, fisso ai punti cardini capaci di portarlo in cima al mondo. Una dicotomia, direte voi, due concetti che fanno a pugni, ma nei 59 minuti di presentazione Gennaro Ivan Gattuso non perde mai il controllo, la testa, la lucidità. Inizialmente gli occhi brillano, ma non c'è spazio per le emozioni: questa per il soldato Rino è una moderna chiamata alle armi, una richiesta di aiuto. Tirarsi indietro è quasi impossibile, pensare al futuro pretestuoso, vivere alla giornata l'obbligo. Gattuso prende il controllo il 28 novembre: 24 giornate di Serie A a disposizione, un'Europa League in piena corsa ed una Coppa Italia ancora da inaugurare. Tutto può e potrebbe mancare, tranne il tempo. 

Rino è da sempre un uomo diretto, con idee chiare e ,da padrone di casa, non ha alcun timore ad indicarle. L'ora di conferenza stampa può essere suddivisa in dieci punti, una sorta di decalogo del manifesto di Gattuso in cui c'è spazio per tutto: da nuovi allenamenti a valorizzazione del DNA Milan, dalla certezza della difesa a 3 al feeling con San Siro.

LA CENTRALITA' DEL GRUPPO - Come un martello pneumatico, il nuovo tecnico rossonero ha picchiato duro ripetutamente sul concetto di gruppo. La chiave è diventare squadra, tornare gruppo per risollevarsi e sarà questa la prima sfida per Rino: "Dobbiamo diventare squadra e scendere in campo da squadra, coprire il campo, dimostrare di saper soffrire e di essere una squadra quadrata. Serve uno spirito battagliero".

DNA MILAN - Dopo la rinascita del gruppo, i ragazzi di Gennaro Gattuso dovranno riscoprire il DNA Milan, quel fattore extra capace di imprese uniche, successi indimenticabili. Come nella vita di una farfalla, dopo la schiusa il gruppo dovrà diventare velocemente adulto e Rino ne conosce i segreti: " A Milanello ci sono tante foto, questo club ha grande storia e non bisogna dimenticare il dna del Milan".

REGOLE E SACRIFICIO - Dopo la creazione del gruppo ed il DNA Milan, obbligatorio sarà rispolverare il rispetto dei ruoli, delle regole e la volontà del sacrificio. Gattuso, su questo, non transige: "Ho parlato con una delegazione della squadra ieri e ho visto ragazzi con grande voglia di lavorare e mettersi a disposizione. Io gli ho solo chiesto grande senso di appartenenza e disciplina. E loro mi hanno dato la massima disponibilità. Mi sono sempre buttato nel fuoco per i miei compagni, voglio vedere questo anche da loro. I giocatori si devono aiutare".

NUOVI ALLENAMENTI - Poste le basi psicologiche ed emotive, la ricostruzione del Diavolo passerà dalle basi, le fondamenta. E sarà nel lavoro quotidiano che Gattuso e lo staff modelleranno un nuovo Milan. Inedito come gli allenamenti, diversi e con metodologie differenti rispetto al passato. Più brevi nella durata ma più intensi nello sforzo fisico e mentale, come rivela lo stesso Gattuso: "Abbiamo nuovi parametri che seguiamo per gestire gli allenamenti. Domani faremo un lavoro muscolare, poi inizieremo a preparare la partita che ci attende. Alla squadra ho detto di non scandalizzarsi se dico qualche parola in più e di non essere permalosi".

FOCUS SULLA GIORNATA - Mattone dopo mattone, a Milanello verrà costruito un nuovo Milan ma senza l'ossessione del domani. Gattuso, così come il suo intero staff, viaggerà senza binocolo, rimanendo a vista, senza fare pensieri sul futuro ma rimanendo "alla giornata", con la concentrazione assoluta al programma quotidiano: "Chi mi conosce sa che non sono un calcolatore, voglio vivere la mia vita da protagonista. Benevento-Milan sarà come la finale di una coppa del mondo, i giocatori dovranno pensare che a fine gara ci sarà da alzare un trofeo. Sono in uno dei club più grandi al mondo, cercherò di sfruttare al massimo questa chance. Non voglio pensare al domani, vado all'ospedale solo se mi sono rotto la testa".

FASCIA A BONUCCI - Nuovo Diavolo ma con recenti certezze. La fascia, ad esempio, non vivrà alcun trasloco. Leonardo Bonucci è stato e resterà capitano del Milan: una riconferma importante, volta a cementificare ulteriori sicurezze intorno al centrale difensivo e l'intero gruppo. Il tecnico non ha dubbi: "Il capitano è Bonucci e rimarrà Bonucci".

DIFESA A 3 - Dopo la conferma sulla leadership del centrale azzurro, il decalogo di Gattuso presenta un'altra scelta importante in fase difensiva. Non ci sarà alcun stravolgimento, il Milan proseguirà con la difesa a 3 ed il centrocampo a 4. Gattuso ci tiene a ribadirlo, tanto da essere il primo tema importante affrontato in conferenza: "I tre di difesa e i quattro di centrocampo sono sicuri, poi in avanti vediamo".

MISSIONE RETROGUARDIA: PRENDERE POCHI GOL - Altro tema da sviluppare in casa difesa. Nel manifesto di Gattuso, non prendere gol diventa cruciale. Quasi una manna dal cielo per una formazione che, alla 14a giornata, vanta un misero +1 in differenza reti: "La mia storia dice che le mie squadre prendono pochi gol, quello è l'obiettivo".

SQUADRA DI VALORE - Ampliando lo sguardo ed uscendo dalle tematiche di retroguardia, la formazione a disposizione di Gattuso è certamente qualitativa, come ribadisce lo stesso tecnico in avvio di conferenza: "Questa squadra ha tanti nazionali e un'età media di 21 anni. Non stanno attraversando un periodo semplice, ma qui c'è tutto per lavorare bene. Da parte mia c'è grande consapevolezza che questa squadra può fare bene".

RITROVARE SAN SIRO - Ultimo ma non meno importante, ritrovare lo stadio di casa. I fischi di domenica ancora riecheggiano nelle orecchie dei protagonisti, ma Gattuso li ha vissuti prima dei suoi giocatori e conosce la ricetta: "C'è bisogno di riuscire a cambiare e ad avere maggiore consapevolezza. Per giocare bene a San Siro devi stare bene a 360 gradi. A livello mentale bisogna dare qualcosa in più a questi ragazzi, questa è la priorità".