Berlusconi e la ricetta del cambiamento rossonero: modulo, uomini e personalità

Berlusconi e la ricetta del cambiamento rossonero: modulo, uomini e personalitàMilanNews.it
© foto di Pietro Mazzara
sabato 10 ottobre 2015, 18:42Primo Piano
di Matteo Calcagni

"Ci sarà un cambiamento immediato già dalla prossima partita. Il Milan sarà padrone del campo e del gioco". Dichiarazioni di Silvio Berlusconi che, al Teatro Dal Verme, ha voluto fare un breve ma incisiva considerazione sull'immediato futuro del Milan. Nella serata di ieri, ad Arcore, il presidente rossonero ha cenato con Galliani e Mihajlovic: una cena per fare il punto sulla situazione e provare a gettare le basi per un'auspicata risalita. Il programma? Cambio di modulo, cambio di moduli ma soprattutto cambio di atteggiamento.

MODULO CHE VA, MODULO CHE VIENE - Veniamo prima di tutto al sistema di gioco, prima importante modifica che verrà attuata a partire dalla trasferta di Torino. Il 4-3-1-2 è un modulo molto caro a Berlusconi e al Milan, foriero di successi in passato ma non più riproponibile in assenza di interpreti di livello nei ruoli chiave. Il 4-4-2 sembrerebbe quindi aver messo d'accordo tutti: si tratta di un modulo meno "fantasioso", ma questo non significa che i rossoneri produrranno meno in zona d'attacco. Sulla fascia destra giocherà Cerci che è tutt'altro che un giocatore difensivo, segno che il dogma sarà comunque offendere senza rinunce eccessive.

PERSONALITA' CERCASI - Quando Berlusconi parla di cambiamento si riferisce anche ad una modifica, auspicata, nell'atteggiamento. Troppe volte, in queste prime settimane, il Milan è sceso in campo senza mordente, fagocitato da pressioni e aggressività avversarie. Per risolvere questo problema, o quantomeno limitarlo, serve esperienza e attributi, qualità che non sono nelle corde di tutti i giocatori. Un rossonero che mai si è risparmiato da questo punto di vista è sicuramente Mexes, il cui ritorno potrà sicuramente elevare il livello di personalità della formazione milanista. Il rientro del francese, unito al ritorno di de Jong nel suo ruolo ideale, mediano in una coppia a due, dovrebbe garantire un'importante crescita da questo punto di vista, nella speranza che i miglioramenti siano corali e non circoscritti.