Berlusconi promuove il Milan ma avverte le punte: occhio a non fare come Balotelli

Lo scorso venerdì lo aveva dedicato più agli affari (sempre per il suo Milan) che alla squadra. Ieri, invece, Silvio Berlusconi, ancora in visita a Milanello, si è focalizzato sugli aspetti tecnici, soffermandosi sul lavoro svolto dalle punte in queste ultime due partite. E giù con le tiratine di orecchie... Già, perché il presidente non ha gradito la sterilità offensiva dei suoi contro Fiorentina e Cagliari. Poca presenza in area uguale pochi tiri nello specchio: il Cavaliere ha catechizzato gli attaccanti rossoneri, invitandoli a stare più vicini alla porta avversaria.

SERVONO I GOL - È un Milan da 7 ma con un attacco, perlomeno di recente, da rivedere. Berlusconi, che già nell’intervallo del match con la Fiorentina aveva invitato mister Pippo Inzaghi a schierare Fernando Torres, non ha gradito l’atteggiamento "inoffensivo" messo in cattiva mostra al Sant’Elia. La presenza del Niño spagnolo non è bastata a scuotere la squadra, che ha combinato ben poco là davanti, finendo col farsi schiacciare dai rossoblù di Zdenek Zeman. Solo un gol "trovato" da Bonaventura, come sottolineato ieri dallo stesso patron milanista, ha consentito ai rossoneri di evitare la sconfitta.

COME BALO NO - Berlusconi, dunque, ha consigliato ai suoi di fare gol. Tutto molto semplice e scontato, ma dietro le parole del numero uno di via Aldo Rossi, come evdenzia stamane Tuttosport, si nasconde un messaggio ben preciso: non fare come Mario Balotelli. Il presidente, in passato, aveva più volte spronato il quarantacinque a comportarsi da... punta ("Per vincere bisogna tirare in porta e fare gol, quindi bisogna stare in area e non a centrocampo", gli diceva sorridendo ma serissimo). Più o meno quello che ieri pomeriggio ha ripetuto a El Shaarawy e compagni. Balo, poi, è stato venduto. A buon intenditor...