Bertolacci e una sfortuna senza fine: il centrocampo del Milan si ritroverà ancora privo del suo elemento chiave

Bertolacci e una sfortuna senza fine: il centrocampo del Milan si ritroverà ancora privo del suo elemento chiave
giovedì 26 novembre 2015, 21:58Primo Piano
di Simone Nobilini

Prima l'infortunio all'adduttore, capace di tenerlo lontano dai campi di gioco per 3 settimane e di costringerlo a saltare anche il derby; in seguito, la contusione al ginocchio rimediata al Trofeo Berlusconi, tra tanta paura ed un dolore svanito, tuttavia, in pochi giorni; infine, l'infortunio al bicipite femorale nel match contro la Lazio, nel tentativo di salvare un pallone sull'out di sinistra con un colpo di tacco, apparentemente cancellato e tornato a riacutizzarsi proprio alla vigilia del suo possibile rientro in campo. Tanta, davvero troppa sfortuna, in questi primi mesi in maglia rossonera per Andrea Bertolacci: l'assenza del centrocampista ex Genoa potrebbe costringere nuovamente Mihajlovic a rimandare l'idea 4-4-2, a lungo cullata e studiata in settimana, privando il tecnico serbo di un elemento chiave per qualsiasi tipologia di modulo rossonero e mai così vittima, reiteratamente, di stop tanto lunghi.

PROFILO IDEALE - Nel caso in cui Mihajlovic decida comunque di puntare sul 4-4-2, proponendo Kucka o Poli al fianco di Montolivo nel cerchio di centrocampo, la mancanza di Bertolacci verrà ancora avvertita per l'assenza di maggior qualità e delle caratteristiche proprie del numero 91 rossonero. Bertolacci infatti figura sempre come l'identikit ideale per appoggiare maggiormente, attraverso vie centrali, l'azione offensiva rossonera, dando manforte al solo Bacca (in un ipotetico 4-3-3) o al duo offensivo composto dal colombiano e da Luiz Adriano o Niang in caso di 4-4-2.

PERIODO NERO - Nelle 14 gare stagionali ufficiali disputate dal Milan, Andrea Bertolacci è sceso in campo per 9 occasioni, restando fermo 6 volte (contando l'ormai certa assenza contro la Sampdoria) a causa dei continui infortuni subiti. Un periodo davvero nero, per il centrocampista romano, mai così falcidiato in carriera, per un lungo periodo, da problemi fisici, costretto a dare forfait in due occasioni che potevano rappresentare il suo definitivo e pieno inserimento nell'11 titolare rossonero dopo le ultime buone prestazioni fornite.