Bonaventura e Van Ginkel per far ripartire il centrocampo rossonero

Bonaventura e Van Ginkel per far ripartire il centrocampo rossonero MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 23 settembre 2014, 16:00Primo Piano
di Federico Sala

"Tempus fugit" dicevano i latini, il tempo scorre in fretta, e a guardare il Milan sceso in campo Sabato sera contro la Juventus, come dargli torto. Novanta minuti barricati nella propria metà campo, surclassati da un centrocampo bianconero che ha ricordato per lunghi tratti quello del Barcellona, in grado di tenere in scacco il Milan con una gestione totale della gara, ma che quello del Barcellona evidentemente non è. Se poi si aggiunge ad un bilancio già desolante il vantaggio dell'assenza di Pirlo e Vidal, entrato solo al termine, il quadro assume tinte fosche e brune decisamente malinconiche.

POCA QUALITÀ. La realtà è ben diversa, e parla di un Milan povero in mezzo al campo come poche altre squadre blasonate, incapace di gestire il pallone nei momenti critici o semplicemente di far ripartire l'azione. La sfida contro la Juventus, accompagnata da ottantamila spettatori carichi per le grandi serate, ha consegnato una squadra non adatta per qualità a grandi palcoscenici, e in grado di far spegnere rumori, suoni e luci dei tifosi rossoneri presenti.

LA STRADA È LUNGA. Pretendere che dopo due sole giornate la magia di ricostruire una squadra reduce da una delle peggiori stagioni dell'era Berlusconi fosse stata compiuta, era da sognatori a bocca aperta; se lo spirito e la testa sono stati recuperati, cosa comunque non da poco, la qualità non la si crea da un giorno all'altro ma al massimo la si compra.

NUOVI INNESTI. Ecco perché contro l'Empoli, questa sera, Inzaghi proverà a rivoluzionare il centrocampo, dando, con ogni probabilità, spazio ai nuovi arrivi Van Ginkel e Bonaventura, due giocatori certamente in grado di portare linfa al gioco dei rossoneri. L'Empoli non è certamente la Juventus, ma dopo Sabato sarebbe comunque molto difficile fare peggio nella gestione della sfera contro chiunque, e allora via libera alla qualità comprata sul mercato, nella speranza che possa almeno in minima parte far rimpiangere i tempi in cui il Milan dominava il gioco e poteva schierare contemporaneamente Pirlo, Beckham, Seedorf, Kakà, Ronaldinho e Pato: era Roma-Milan e bisogna tornare all'11 Gennaio del 2009, perché purtroppo "tempus fugit".