C'è un Jack per tutte le stagioni: la ricetta dell'equilibrio passa soprattutto da lui

C'è un Jack per tutte le stagioni: la ricetta dell'equilibrio passa soprattutto da luiMilanNews.it
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venerdì 13 ottobre 2017, 14:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

Quando ci riferiamo a Giacomo Bonaventura, parliamo di un giocatore che, dal suo arrivo al Milan nel settembre 2014, è stato allenato da quattro allenatori diversi ed è sempre stato protagonista. Moduli diversi, compagni che andavano e venivano, ma Jack ha sempre mantenuto la sua figura da risolutore, in più zone del campo. Perché anche i ruoli si sono alternati, tra esterno offensivo, mezza punta, interno di centrocampo, trequartista... L'ex Atalanta ha fatto tutto e lo ha fatto bene, molto bene, guadagnandosi sempre la fiducia incontrastata dei propri tecnici.

ANDAMENTO LENTO - Arrivata quest'epoca rivoluzionaria, societaria e tecnica, con il massiccio mercato estivo che ha rivoluzionato la rosa, Bonaventura è stato uno dei pochissimi "titolari" confermati, insieme a Donnarumma, Romagnoli e Suso. Due gare disputate da titolare nel preliminare col Craiova (e un gol segnato a San Siro) e un problema fisico, un guaio muscolare che ne ha condizionato il successivo sviluppo, tenendolo fuori fino a metà settembre. Resta nella memoria la prestazione, negativa, disputata a Marassi contro la Samp, in una giornata buia dove nessun rossonero è riuscito a brillare. Da lì la panchina con la Roma, un'esclusione che non sarebbe mai accaduta in passato, vista l'assoluta imprescindibilità del numero 5. Eppure Jack resta uno dei giocatori di maggior valore della rosa milanista, per importanza e modo di stare in campo, anche dopo la faraonica campagna acquisti estiva.

EQUILIBRATORE CERCASI - Due settimane di lavoro a Milanello, la squalifica a Calhanoglu e la certezza di una maglia da titolare nel derby, una gara complicata che può rappresentare molto (forse tutto) per il Milan e per lo stesso Bonaventura. Il nativo marchigiano, se in palla, potrebbe cancellare con un colpo di spugna le problematiche di equilibrio tra i reparti ed in mezzo al campo. Il classe '89, da solo, difficilmente riuscirà a colmare le lacune di un reparto troppo corto, ma il suo ritorno effettivo può sistemare tantissime cose. D'altronde, se pensiamo al miglior Milan della scorsa stagione, troviamo Jack mezz'ala, al fianco di Locatelli e Kucka, con Niang posizionato davanti a lui nel 4-3-3. Gli uomini attorno all'ex Atalanta sono cambiati, ma lui può essere la miccia per innescare tatticamente e non questa squadra in divenire.