Calendario e prestazioni, tutto il contrario di tutto: dal facile al difficile, dal migliorare al peggiorare

Calendario e prestazioni, tutto il contrario di tutto: dal facile al difficile, dal migliorare al peggiorareMilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 28 aprile 2016, 22:01Primo Piano
di Simone Nobilini

Aveva fatto i conti con tutto e tutti, il Milan: calendario tutto sommato agevole sulla carta, con il compito di tornare grande anche con le piccole totalmente fallito, e tentativo di scossa sul campo con l'arrivo di Cristian Brocchi al momento inutile, con 4 punti conquistati in tre partite e l'abbandono al miglior modulo visto (4-4-2) con questa squadra. Calcoli, a giochi fatti, totalmente sbagliati, e soprattutto privi del vero elemento in grado di fare la differenza: quel se stesso rossonero che, una volta di più, ha dimostrato di andare esattamente verso la direzione contraria rispetto alle aspettative generali.

TUTTO SEMPLICE... O FORSE NO - Prima la Sampdoria, poi Carpi e Verona, per poi affrontare Frosinone e Bologna e  chiudere con la difficile sfida contro la Roma in casa. 5 impegni tutt'altro che impossibili, per il Milan, capace tuttavia di autosmentirsi di fronte a ciò che avrebbe dovuto dimostrare: valere di più sul campo. 15 (o qualcuno di meno) punti non miracolosi da centrare ed utili per chiudere una corsa all'Europa ora completamente riaperta, che in caso di mancata vittoria potrebbe segnare pesantemente la preparazione rossonera anche verso la finale di Coppa Italia. E dopo le pessime prove nelle ultime due giornate, anche le sfide contro Frosinone e Bologna appaiono ora decisamente più toste del previsto.

ANCOR PEGGIO - L'aspetto preoccupante dei mancati risultati (trasferta di Genova a parte) ottenuti la scorsa settimana porta anche il brutto volto di un Milan scarico, svogliato e sfilacciato sul campo, con la generale impressione di una squadra che abbia definitivamente mollato il colpo dopo gli ultimi segnali di vita registrati nell'immeritato K.O. casalingo contro la Juventus. Prove sul campo ancora peggiori rispetto alla gestione Mihajlovic, o almeno per buona parte di essa, proprio nel momento clou della stagione, con due obiettivi da tentare di portare a casa. Difficile che Brocchi, alla prima, vera esperienza ad alti livelli, potesse dare la scossa sperata ad un gruppo mai capace, oltre alla striscia di 9 risultati utili consecutivi, di dare continuità di risultati e soprattutto prestazioni. All'interno di una stagione nata male e seriamente aperta alla possibilità di veder finire tutto ancora peggio.