Cambio di rotta e d'attaggiamento

Cambio di rotta e d'attaggiamentoMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 14 ottobre 2013, 12:00Primo Piano
di Emiliano Cuppone

Il diavolo si avvicina alla ripresa di un campionato che non è certo iniziato nel migliore dei modi. La sosta di ottobre è sempre momento importante, punto in cui si tirano le prime somme e s’intravedono i valori delle squadre in corsa per il vertice, talvolta (praticamente sempre nel Milan targato Allegri) è una vera e propria seconda partenza.
La squadra rossonera è attesa dalla sfida complicata contro l’Udinese, squadra storicamente ostica per il Milan e ci arriva in una situazione che appare allarmante. I risultati sin qui non sono arrivati, fra squalifiche ed infortuni le assenze hanno pesato e non poco, ma ciò che spaventa forse più del resto è l’atteggiamento della squadra di Allegri.

La debacle arrivata con il Caen è uno dei punti più bassi della storia recente rossonera. Parliamo di un’amichevole, è vero, ma pur sempre contro una squadra che naviga a metà classifica della serie B francese, capace di mandare in crisi il diavolo per novanta  minuti, segnare tre reti e sfiorarne molte altre. L’impressione è che gli uomini schierati da Allegri, alcuni dei quali chiamati a dimostrare qualcosa in più per meritare spazio nelle partite ufficiali, abbiano affrontato la gara in maniera svogliata, distratta, deludente sotto tutti i punti di vista.
Il Milan ha bisogno di un cambio di passo netto e repentino, ha necessità di cambiare il trend di questo inizio di stagione disastroso, deve modificare soprattutto l’atteggiamento da tenere in campo. Questa squadra ha bisogno di 11 leoni veri e propri per provare una rincorsa che ha i connotati dell’impresa impossibile, per colmare le evidenti lacune tecniche di una rosa apparsa incompleta.
Ciò che proprio non serve a questo Milan è gente svogliata, che prende sottogamba gli impegni, tutti, indistintamente, a prescindere dal valore della sfida. Questo è un diavolo che a partire da sabato ha la necessità di lottare su ogni singolo pallone, di sputare sangue per guadagnare un centimetro sul campo, che deve mettere l’anima in ogni azione, ogni scontro di gioco, ogni intervento in tackle.

Alla ripresa ci attendiamo un Milan diverso, una squadra capace di affrontare l’avversario con il piglio fiero del grande club ed al contempo l’umiltà della squadra di provincia, con la cattiveria agonistica di chi ha fame e voglia di sovvertire le sorti di una stagione nata male. Ci aspettiamo un diavolo voglioso, concentrato, efficace, fatto di uomini pronti a dare tutto per la maglia e per raggiungere risultati consoni al blasone ed alla storia rossonera, giocatori arrabbiati e pronti al riscatto. Quello che il popolo rossonero cerca è un Milan capace di cambiare atteggiamento, che abbia lasciato in Francia l’indolenza e la pigrizia, facendo posto alla voglia di vincere.