Cessioni di massa, con soli due esuberi rimasti sul groppone: è stata un'estate prolifica anche in uscita

Cessioni di massa, con soli due esuberi rimasti sul groppone: è stata un'estate prolifica anche in uscitaMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 2 settembre 2017, 15:00Primo Piano
di Fabio Anelli

La sessione di calciomercato conclusa da neanche 48 ore è stata sicuramente una delle più emozionanti e soddisfacenti per il tifo rossonero. Gli undici volti nuovi che la coppia dell’estate (calcistica), Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli, hanno portato a Milanello hanno generato un entusiasmo che in casa rossonera non si vedeva da lunghissimo tempo, dall’estate del 2010 quando vennero acquistati Ibrahomovic, Robinho e Boateng, giocatori che si rivelarono decisivi nella conquista dello Scudetto. La supremazia in campionato resta ancora un sogno per i tifosi rossoneri le cui aspettative sono state ridimensionate da anni difficili, in cui la classifica e il gioco espresso dai calciatori in rosa sono stati avidi di soddisfazioni. Fassone e Mirabelli hanno agito in profondità per ridimensionare il valore della squadra a disposizione di Vincenzo Montella cedendo gran parte degli elementi che, in considerazione della qualità dei giocatori acquistati in estate, erano diventati un peso nella rosa rossonera.

CESSIONI DI MASSA – All’entusiasmo che ha accompagnato i tifosi milanisti durante il periodo di calciomercato hanno contribuito anche le numerose cessioni, volte a creare un gruppo quanto più competitivo possibile. In estate hanno salutato i colori rossoneri giocatori tanto criticati fin dal loro arrivo al Milan, come Vangioni e Bertolacci (in prestito al Genoa), giocatori che non si sono mai rivelati all’altezza delle aspettative, come Bacca, e giocatori che già da tempo vivevano da separati in casa, De Sciglio e Niang. Nel gruppo dei calciatori venduti compaiono anche alcuni giovani cresciuti nel vivaio rossonero e che hanno deciso di proseguire la propria crescita altrove, Vido e Pessina in primis, e calciatori che, pur avendo vestito la maglia rossonera per pochi anni, erano entrati nei cuori dei tifosi, come Juraj Kucka. Lo slovacco è stato uno dei primi a lasciare il Milan, ed è stato uno degli unici ad essere salutato con dispiacere dai tifosi rossoneri che da sempre hanno apprezzato il suo attaccamento alla maglia, dimostrato fino all’ultimo con le lacrime versate al momento della sua ultima uscita da Milanello.

CAPITOLO ESUBERI – Nonostante l’alacre lavoro condotto da Fassone e Mirabelli sul fronte delle cessioni, alcuni giocatori non hanno ancora trovato una squadra, rimanendo al Milan. Si tratta di José Mauri, Gabriel Paletta, Gustavo Gomez e José Sosa, con gli ultimi due che potrebbero ancora essere ceduti in Turchia dove il mercato si chiuderà il 7 settembre. A una settimana dal termine del calciomercato, il passaggio di Paletta alla Lazio sembrava ormai cosa fatta, con le due società che avevano raggiunto l’accordo economico. Accordo economico che, tuttavia, non ha trovato l’italo-argentino con il club capitolino, decidendo così di rimanere al Milan. Diversa la questione di J. Mauri che, nonostante l’interesse di alcune squadre dichiarato dal suo agente, non è mai stato tanto vicino alla cessione come Paletta.

Eccezion fatta per Paletta, Mauri, Gomez e Sosa, il mercato del Milan può essere valutato decisamente positivo anche in uscita, grazie ai numerosi calciatori che la dirigenza rossonera è riuscita a vendere, nonostante l’ostacolo del basso valore contrattuale generato dai milioni spesi in entrata e dalla conseguente “necessità” di cedere.