CorSera - Fragile e molle, questo Milan non somiglia a Mihajlovic: ma Sinisa sostiene di conoscere la cura
Via la paura, perché il problema è psicologico, più che tecnico-tattico. Anche il Milan di Sinisa Mihajlovic, dopo quelli di Max Allegri, Clarence Seedorf e Pippo Inzaghi, continua a mostrare i soliti limiti caratteriali. I sintomi, dunque, come riporta l’edizione odierna del Corriere della Sera, sono noti: improvvise amnesie, anime fragili, gambe molli, cali di concentrazione, assenza totale di continuità (3 sconfitte e 3 vittorie).
OTTIMISMO E ZERO ALIBI - Il tecnico serbo sostiene di conoscere la cura e lo ha ribadito ieri nel corso della conferenza stampa di vigilia di un match più che mai delicato. Tutte le attenzioni di Mihajlovic - scrive il CorSera - sono rivolte a quella cosa più complessa della tattica e più fragile di un muscolo: la psiche, ovviamente. La terapia ha previsto, fin qui, assenza totale di alibi (le frustate dell’allenatore, ad esempio, non hanno risparmiato Carlos Bacca e Luiz Adriano) e una buona dose di ottimismo, perché Sinisa crede nelle potenzialità del suo gruppo.
VITTORIA POSSIBILE - Tuttavia, il Milan somiglia pochissimo al suo mister: non è "cattivo", non è solido, non difende bene (ha sempre preso gol, in tutto nove). Insomma, dopo sei giornate la squadra è ancora alla ricerca della sua identità. E il match con il Napoli, in tal senso, potrebbe aiutare i rossoneri. Ci sono partite, infatti, che ribaltano una stagione: pensare di cambiare marcia contro gli azzurri di Gonzalo Higuain, in gran forma ed esaltato dalla prodezza di Varsavia, non è utopia.
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