CorSera - Milan, Berlusconi vuole una squadra da scudetto: 100 milioni per il mercato, Ibra si propone

CorSera - Milan, Berlusconi vuole una squadra da scudetto: 100 milioni per il mercato, Ibra si proponeMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 4 maggio 2015, 10:00Primo Piano
di Enrico Ferrazzi

Il Milan torna a casa da Napoli con la terza sconfitta consecutiva dopo quelle con Udinese e Genoa: al San Paolo, il match è infatti finito 3-0 per la squadra di Benitez, anche se la gara è stata certamente condizionata dall’espulsione di De Sciglio dopo 49 secondi. In questi giorni, però, in casa rossonera si parla soprattutto della cessione di quote della società rossonera, anche perché ormai questa stagione sportiva è compromessa ed è quindi meglio iniziare a pensare alla successiva.

SOCI DI MINORANZA - Come dichiarato spesso anche da Silvio Berlusconi, il Milan è alla ricerca di soci e non di acquirenti: l’attuale presidente rossonero ha infatti l’intenzione di mantenere la maggioranza e di cedere quindi solo una quota di minoranza. L’edizione odierna del Corriere della Sera riporta il pensiero del numero uno di via Aldo Rossi: “Non posso cedere il Milan lasciando un brutto ricordo ai tifosi arrabbiati e con la squadra in crisi”. Berlusconi ha in programma, grazie anche all’aiuto di nuovi partner, di ricostruire una squadra che possa tornare a competere per lo scudetto. Per fare questo, verrà stanziata una cifra importante (100 milioni di euro) per il mercato che dovrà rinforzare in modo preciso e decisivo la formazione milanista.

CLAMOROSO RITORNO - Grazie a questi soldi, non solo potrebbero arrivare nuovi giocatori, ma ci potrebbe essere anche un clamoroso ritorno: Zlatan Ibrahimovic, infatti, si sarebbe già proposto per tornare a Milanello, dove si è trovato molto bene nella sua prima avventura in maglia rossonera. Lo svedese guadagna però moltissimo e per questo dovrebbe rinunciare ad almeno metà del suo attuale stipendio al Psg. Lo sguardo del Milan è dunque già rivolto al futuro, anche perché il presente è un’agonia.