CorSera - Milan, con il rinvio del closing il mercato è un rebus: su giovani e Bacca idee diverse tra Berlusconi e i cinesi

Nessuno se lo aspettava di trovarlo al secondo posto in classifica dopo quasi metà campionato, ma ora che è lì il Milan sta cullando per davvero il sogno di raggiungere un piazzamento per la prossima Champions League. Rispetto alle concorrenti, i rossoneri sembrano avere qualcosa in meno a livello di qualità e per questo a gennaio sarebbe importante rinforzare la rosa milanista, ma senza il closing con i cinesi il mercato invernale è un vero e proprio rebus.

CO-GESTIONE DIFFICILE - Secondo il Corriere della Sera in edicola questa mattina, con la proroga concessa ieri ufficialmente da Fininvest ai cinesi, la prossima campagna trasferimenti del Milan sarà caratterizzata dalla condivisione tra “vecchi” e “nuovi” proprietari e dall’autofinanziamento. Il mercato di gennaio, come questa estate, sarà ancora gestito da Adriano Galliani, il quale però per ogni operazione dovrà confrontarsi e avere il via libera della cordata di Pechino, ma non sarà una cosa semplice anche perché le due parti sembrano avere idee diverse.

IDEE DIVERSE - Dalle dichiarazioni di Silvio Berlusconi nelle ultime settimane, è chiaro che l’attuale proprietà vorrebbe puntare soprattutto sui giovani italiani, mentre i cinesi preferirebbero inserire subito nella rosa rossonera qualche elemento di prestigio in grado di far fare subito il salto di qualità al Milan, come per esempio Cesc Fabregas. Anche sulla questione della possibile cessione di Bacca, le due parti in causa sembrano non essere d’accordo: in particolare, il colombiano viene considerato sacrificabile dall’attuale proprietà, ma per il consorzio di Pechino è il giocatore più forte e più conosciuto in Oriente della squadra milanista. Insomma, trovare una quadra non sarà affatto facile.