Da 4-3-3 a 4-2-3-1: Bonaventura pendolo e chiave di una possibile evoluzione tattica

Da 4-3-3 a 4-2-3-1: Bonaventura pendolo e chiave di una possibile evoluzione tatticaMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 26 settembre 2016, 14:30Primo Piano
di Pietro Mazzara

In origine doveva essere il 4-3-1-2 il modulo di riferimento, poi però Vincenzo Montella ha varato il 4-3-3 per sfruttare al meglio le forze a sua disposizione. Tuttavia, come spesso ribadito dallo stesso allenatore, il Milan non avrà un solo modulo di riferimento, ma dovrà essere bravo a cambiare pelle non solo dall’inizio, ma anche nel corso delle partite. E non è dunque un caso se contro la Lazio e contro la Fiorentina, per alcuni tratti di entrambi i match, la predisposizione tattica è cambiata rispetto ai campetti della vigilia.

JACK IL PENDOLO -  L’uomo chiamato a far mutare il sistema di gioco rossonero, neanche a dirlo, è Giacomo Bonaventura. Nelle ultime due partite, l’ex atalantino è partito come mezz’ala, per poi spostarsi sulla linea di Niang e Suso, piazzandosi alle spalle di Bacca, andando così a creare un trio di trequartisti davanti ai due intermedi, in entrambe le occasioni Kucka e Montolivo. A dirla tutta, questo mutamento è avvenuto in fase di non possesso, quasi a voler creare una cerniera in più sul regista della squadra avversaria mentre in fase offensiva, il 4-3-3 rimane una sorta di dogma.

ESPERIMENTI FUTURI -  Tuttavia non è però da escludere che questo atteggiamento, attualmente momentaneo e cristallizzato dentro alcune fasi delle partite, non possa essere riproposto dal primo minuto. Gli uomini per farlo tecnicamente ci sono, seppur con caratteristiche particolari, ma questa carta può essere un asso che Montella dovrà valorizzare nel corso dei prossimi mesi.