Da Cutrone a Sportelli, ecco l'oro del Milan per gli anni a venire

Da Cutrone a Sportelli, ecco l'oro del Milan per gli anni a venireMilanNews.it
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domenica 29 marzo 2015, 19:30Primo Piano
di Pietro Mazzara

Tanti tifosi del Milan, da mesi, ci chiedono e ci dicono: “Facciamo giocare di più i nostri giovani”. Un pensiero comune, che spesso ci potrebbe trovare anche d’accordo, ma che, al momento, sembra essere di difficile attuazione. Ma quello che sta facendo il Milan, nel proprio settore giovanile, è un lavoro molto importante, improntato alla creazione di profili che sappiano integrarsi subito, per doti tecniche e mentali, al calcio dei grandi. Non è un caso se le difese di tutte le squadre dell’attività agonistica giochino molto alte, così non deve sorprendere il fatto che in fase d’impostazione si cerchi sempre un possesso palla utile alla manovra, che sia finalizzato ad un controllo estremo della partita e che possa portare i rossoneri a costruire azioni che abbiano un marchio di fabbrica che lo faccia distinguere dal resto del movimento italiano. I frutti di questo lavoro si vedrà nel corso dei prossimi 2-3 anni, ma già adesso ci sono dei profili che stanno facendo molto bene e che ben si stanno imponendo. Il modello Milan, infatti, ha tra le sue peculiarità quello di aiutare i dirigenti del settore giovanile ad individuare quei profili che potranno andare avanti fino alle porte della prima squadra, con gli altri che troveranno una strada professionale alternativa. Difficilmente, nel corso di quest’annata, abbiamo fatto dei nomi, ma a più di tre quarti della stagione, abbiamo deciso d’indicare chi, secondo il nostro punto di vista, sta attraversando un momento di crescita importante.

PORTIERI – Tra gli estremi difensori del vivaio milanista, meritano una menzione tre interpreti del ruolo. Il primo è Stefano Gori che da mesi si allena con la prima squadra sotto lo sguardo attento di Alfredo Magni, che già lo aveva avuto al Brescia. “Bobo”, come viene soprannominato, ha dimostrato di poter stare nel gruppo composto da Abbiati, Diego Lopez e Agazzi e sta continuando a lavorare per guadagnarsi la conferma come terzo per il prossimo anno. Insieme a lui c’è Gianluigi Donnarumma. Il classe 1999 viene considerato, a livello nazionale e non solo, il portiere più forte dell’intero panorama giovanile italiano. Negli “stage” che ha fatto in prima squadra ha impressionato molto Diego Lopez e Abbiati per le sue doti naturali tanto è vero che Inzaghi lo ha anche portato in panchina con il Cesena. Beniamino Abate lo torchia quotidianamente e Gigio migliora allenamento dopo allenamento. Più di prospettiva è il 2000 Alessandro Plizzari, titolare dei Giovanissimi Nazionali.

DIFENSORI – Per ciò che riguarda la difesa, ci sono alcuni giocatori che hanno ampiamente dimostrato di aver assimilato al meglio, anche grazie alle loro doti tecniche, i concetti fondamentali del modello Milan. Tra questi ci mettiamo i terzini Davide Calabria e Andres Llamas con, alle loro spalle, il duo composto da Zucchetti e Malberti. Passando ai difensori centrali, uno dei possibili protagonisti del Milan del futuro è Ivan De Santis. Chi sta crescendo molto bene da difensore centrale è Mattia El Hilali. Nato come centrocampista centrale, è stato reinventato da Brocchi e Monguzzi come regista arretrato e grazie alla sua visione di gioco da play, risulta essere un punto di riferimento per tutti i compagni di squadra in fase di costruzione della manovra. Sta venendo su bene anche Moris Sportelli, centrale classe 2000, il cui rendimento è andato crescendo dall’inizio della stagione fin ad oggi.

CENTROCAMPISTI – In mezzo al campo c’è grande abbondanza e, soprattutto, una scelta molto variegata. Partendo dai registi, il prototipo è Andrej Modic. Il bosniaco sta completando il lavoro di “adattamento fisico” ai valori della prima squadra e nel corso del finale di stagione lo dovremmo rivedere in campo. Dietro di lui troviamo Sebastian Gamarra e Federico De Piano, entrambi ottimi registi, seppur dalle caratteristiche diverse. Passando alle mezz’ali, meritano una menzione Alessandro Mastalli (ormai pronto per il salto in prima squadra) e Giovanni Crociata (forse il centrocampista che è cresciuto di più in questa stagione). A loro si aggiungono il polivalente Cristian Hadziosmanovic e Niccolò Zanellato. Come 10 classico, invece, il profilo sul quale punta il Milan è, senza ombra di dubbio, Manuel Locatelli. Il tutto in attesa della crescita Bianchi dei Giovanissimi Nazionali.

ATTACCO - Se in mezzo al campo c’è abbondanza, anche il reparto offensivo pullula di giocatori di talento che rappresentano l’oro del Milan. In primis Patrick Cutrone. Il bomber della Primavera è arrivato a 40 gol stagionali (25 in rossonero, 15 con le nazionali giovanili) ed è uno dei candidati a partecipare al ritiro estivo della prima squadra. Con lui c’è anche Luca Vido. La punta veneta, smaltiti i problemi alla spalla, ha dimostrato di poter essere un elemento determinante, con la sua tecnica da calcettista che gli permette di giocare anche a ridosso della prima punta. Tra i meno famosi, ma che sta crescendo bene, c’è Vittorio Vigolo, punta classe 2000 che, però, gioca con gli Allievi B. Come attaccanti esterni, oltre a Di Molfetta (il cui futuro è ancora nebuloso), sono tre i profili da tenere d’occhio: Zakaria Hamadi, Cosimo La Ferrara e Mihael Modic. Questo è l’oro grezzo del Milan, solo il tempo e il campo ci dirà se qualcuno di questi ragazzi lo vedremo a San Siro da protagonisti.