Da tarantolato a calamitato, quando è il gol a cercare Cutrone

Da tarantolato a calamitato, quando è il gol a cercare Cutrone
© foto di Daniele Mascolo
sabato 10 febbraio 2018, 19:30Primo Piano
di Daniele Castagna
fonte foto di Daniele Mascolo

Che i meriti siano i poteri divinatori di Conti, ai posteri l'ardua sentenza. Ma la predizione dello sfortunato terzino ex Atalanta - "Oggi farai doppietta"- si è tramutata in realtà, evolvendo il giovane Cutrone nella riedizione 2018 di "Super Patrick". In memoria di un altro "Super P" famoso. Un sabato atipico, con un sole basso, di quelli che calcisticamente parlando passano e restano negli annali: 2' e 65', i minuti che il 63 terrà sempre nel cuore come la prima doppietta in campionato. A distanza di dieci anni precisi dal flash di Paloschi, il Diavolo si gode un altro frutto della propria terra, quel Vismara capace di produrre campioni veri. 

Non è Patrick a cercare il gol, ma è il gol attratto magneticamente dal corpo di Patrick. Come una calamita. Altrimenti non si spiegherebbero due gol stilisticamente brutti, ma crudelmente efficaci ed irreplicabili. Roba da bomber, roba da attaccante consumato di categoria... Tutto normale, se non fosse che la carta d'identità reciti 3 gennaio 1998. Anni 20, 12 gol in stagione (and counting) ed una capacità innata di richiamare a sé ogni sfera vagante. Romagnoli colpisce di testa, Meret respinge e appare Patrick. Di rapina, alle spalle di Salamon. Si ribalta il campo ma il discorso non cambia: Suso calcia, Meret la lascia lì, Cutrone impatta e prende il palo... ma come nel gioco del muretto, la sfera imbocca il percorso inverso e torna sul piede di Patrick. Dopo il "Cutrone tarantolato", ecco l'evoluzione in "Cutrone calamitato".

Nel ricordo decennale del Paloschi-day, parlare di predestinati sembra beffardo ma Cutrone merita questa nomea. Fardello o rampa di lancio, sarà il campo a decidere ma le stigmate ci sono tutte. Patrick è affamato, intelligente, umile, con voglia di ascoltare e ben voluto dal gruppo. Numeri alla mano, solo M'Bappé può vantare un rendimento migliore del canterano milanista per eccellenza. L'elenco dei gol è scientificamente suddiviso in cinque in Serie A, cinque in Europa League e due in TIM Cup, a dimostrazione di come non ci siano differenze di coefficiente di difficoltà tra competizioni (vedi il caso André Silva). Patrick segna comunque, che sia contro il Craiova, la Lazio o in allenamento. Di testa, di sinistro, di destro e ora anche calamitando. Peculiarità di un certo Filippo Inzaghi. Chissà che non gli abbia strappato una pagina dal diario dei gol.