Dall'inferno al campo: l'ennesimo ritorno di Mexes, tra dubbi e certezze

Dall'inferno al campo: l'ennesimo ritorno di Mexes, tra dubbi e certezzeMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 27 febbraio 2015, 19:00Primo Piano
di Pietro Mazzara

Il ritorno a disposizione e, probabilmente, dal primo minuto di Philippe Mexes può dare, a questo Milan, una carica ulteriore di personalità. Il francese, che rientra dopo un mese di stop forzato a seguito delle quattro giornate di squalifica rimediate per la rissa innescata con Mauri nel finale dell’ultimo Lazio-Milan, dovrà dimostrare sul campo di poter essere ancora utile alla causa milanista in un momento in cui il gruppo sembra essere tornato a respirare, ma è sempre a caccia di leader e di punti di riferimento. La personalità, a Mexes, non manca e, in alcuni frangenti, questo suo essere troppo sicuro dei suoi mezzi si è verificato controproducente.

GUIDA – Se, come sembra, Philippe dovesse tornare tra i titolari, ecco che da lui ci si attenderebbe molto. Il Mexes che abbiamo visto tra novembre e metà gennaio era un giocatore importante, autore di prestazioni rimarcate più che positivamente dalla stampa e dai tifosi e, soprattutto, era uno dei leader tecnici e carismatici della compagine milanista. Dopo aver elevato al massimo il suo rendimento, ecco che nella seconda metà di gennaio qualcosa si è inceppato. Il francese non ha saputo duplicare, in maniera convincente, il rendimento offerto nei mesi antecedenti anche a causa del problema che lo ha colpito nel finale dell’amichevole con il Real Madrid che, probabilmente, ha influito in maniera importante sulle sue prove. Ma con lui al top, la difesa rossonera ha sempre avuto una guida salda, con un giocatore in grado di gestire il pallone in fase d’impostazione e puntuale nelle chiusure.

REDENZIONE – Ci sarà anche grande curiosità per vedere come Mexes reagirà al ritorno in campo dopo un mese passato in purgatorio dove ha visto, da spettatore, varie trasformazioni della squadra. La sceneggiata di Roma è una macchia che difficilmente potrà essere lavata via in maniera definitiva. Il danno d’immagine che ha procurato al club è stato molto grande, ma lui si è voluto prendere le proprie responsabilità. Da Milanello dicono che si sia redento. Al campo l’ardua sentenza.