Dall'ipotizzato rilancio all'ennesimo calvario: El Shaarawy si ferma di nuovo

Dall'ipotizzato rilancio all'ennesimo calvario: El Shaarawy si ferma di nuovoMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 26 gennaio 2015, 19:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Come se non bastasse il dramma sportivo che sta vivendo il Milan in questo mese di gennaio, ora si è aggiunto l'ennesimo infortunio di Stephan El Shaarawy, bloccato ancora una volta da una frattura al metatarso: nel 2013 fu il quarto osso metatarsale del piede sinistro, in questo caso il quinto metatarso del piede destro. Il responso comunicato dal Milan, dopo il consulto svolto ad Amsterdam, lascia poco spazio alla speranza per un veloce recupero: l'attaccante rossonero porterà il tutore per sei settimane, per poi capire quanto bisognerà aspettare per un ritorno in campo. La stagione dello sfortunato giocatore ligure pare quindi compromessa.

ALTE ASPETTATIVE - L'annata in corso avrebbe dovuto rappresentare il rilancio del Faraone, risolti i problemi fisici e ritrovato, almeno in estate, il connubio col gol. La partenza con la Lazio - parliamo della gara di agosto - era stata più che incoraggiante: imprendibile per la retroguardia biancoceleste, l'ex Padova aveva costruito e propiziato il primo gol della stagione milanista. Un lampo folgorante, subito smorzato dal seppur breve ennesimo stop. Da lì in poi tanti bassi e pochi alti, come lo splendido centro con la Sampdoria, annebbiato però dalla clamorosa traversa colpita nel finale del derby, una settimana dopo. La doppietta al Real Madrid sembrava poter propiziare un 2015 da urlo per Stephan, ma quell'amichevole ha evidentemente fatto più male che bene, non solo a lui.

NUOVO STOP - Un contrasto di gioco sul finire di Lazio-Milan ha intaccato nuovamente i piedi del giocatore rossonero, il quale sta dimostrando un'enorme fragilità sul piano fisico. Una situazione complicata e difficile, sia per il ragazzo che per il Milan, il quale aveva puntato fortemente sul numero 92, fancendolo alfiere della squadra rossonera. Ora si dovrà affrontare l'ennesimo iter riabilitativo, nel quale si dovrà lavorare sulla struttura del giocatore ma anche sulla sua psiche. Evidentemente si è chiesto e preteso troppo da El Shaarawy, elevandolo a simil-top player con esagerato anticipo: meglio quindi pazientare e (ri)costruire, con calma, quello che sarà il futuro.