Dall'obiettivo salvezza...al non porsi limiti: la grande ascesa della Primavera rossonera, con la voglia di sognare ancora

Dall'obiettivo salvezza...al non porsi limiti: la grande ascesa della Primavera rossonera, con la voglia di sognare ancora
giovedì 8 febbraio 2018, 21:00Primo Piano
di Simone Nobilini

Prendersi la scena e il ruolo di protagonista, almeno per qualche ora, in maniera meritata, al termine di una doppia semifinale di Coppa Italia interpretata al meglio e capace di vedere l'Atalanta capolista del campionato, ricca di talenti come Bastoni, Melegoni e Barrow, cadere sotto i colpi di un gruppo ormai sempre più collaudato. Non è sempre "Prima squadra" il tema principale di ogni giornata di casa Milan: perchè l'impresa della Primavera rossonera, maturata dopo la bella serata di ieri a Bergamo, merita certamente uno spazio centrale all'interno degli argomenti di giornata. Inno ad un grande lavoro partito da inizio stagione e proseguito al meglio all'interno dell'annata corrente, con la chance di togliersi soddisfazioni importanti e, solo qualche mese fa, a dir poco impreviste.

UMILTA' - Partire da una premessa: "Quest'anno è importante raggiungere la salvezza prima possibile e far crescere i ragazzi a livello tattico e fisico". Parola di Alessandro Lupi: condottiero di una squadra che sogna sì, ma mantenendo sempre i piedi per terra. Dimostrazione di umiltà riscontrabile nei festeggiamenti a fine gara in campo, particolarmente contenuti, e in un obiettivo stagionale che, a discapito di ogni miglioramento, resta sempre lo stesso: salvarsi, nonostante il positivo 5° posto in campionato e l'inattesa finale di Coppa Italia centrata. Dopo le 0 sconfitte accumulate in 3 confronti stagionali contro la capolista e il successo nel derby contro l'Inter, tuttavia, il giovane gruppo rossonero sembra ormai al contempo in grado di non porsi alcun limite, cresciuto in maturità all'interno di un'annata al momento ben al di sopra delle aspettative.

PER ASPERA AD ASTRA - Prendete l'avvio di stagione rossonero: le prime due, dure sconfitte contro Sassuolo ed Inter, l'impressione di dover aver bisogno di più tempo per intraprendere la strada giusta e la successiva, improvvisa sterzata, figlia della mano di Gattuso, voluto fortemente da Mirabelli in estate come miglior maestro per chi del Milan, negli anni, potrà rappresentare il futuro. Prima iniezione di DNA vincente alla quale Lupi, reduce dallo Scudetto conquistato con gli Allievi Under16, ha unito l'esperienza accumulata all'interno del settore giovanile rossonero, ripartendo dal lavoro dell'attuale allenatore della Prima Squadra: cambio in panchina che non ha provocato alcun contraccolpo portando, possibilmente, un'iniezione di fiducia in più, unita a qualche rotazione nell'undici titolare. Talvolta bella e anche cinica, la Primavera milanista, come dimostrato con i 3 gol segnati sui primi 4 tiri tentati nella serata dell'"Atleti Azzurri d'Italia": doppia sfida vinta contro l'Atalanta che rappresenta, insieme alla vittoria contro l'Inter, il punto attuale più alto della stagione rossonera. Auspicabilmente riaggiornabile, per i ragazzi di Lupi, il prossimo 13 aprile, giorno della finale di ritorno di Coppa italia contro il Torino.

ASCESA CONTINUA - La crescente sicurezza di Soncin e Guarnone tra i pali, il muro difensivo formato da Gabbia e Bellodi, la costante spinta sulle fasce di Bellanova (già convocato in 3 occasioni in prima squadra), Llamas e Campeol: parte soprattutto dalla difesa, la crescita della Primavera milanista, capace di trovare anche nel trio di centrocampo formato da Pobega, El Hilali e Murati un'importante addizione di quantità e qualità, mostrata ieri dal gran gol del croato utile ad aprire la gara. E se in attacco la luce di Tiago Dias continua a brillare, da faro qualitativo del tridente offensivo, la ritrovata vena realizzativa di Tsadjout (rientrato dall'infortunio) e Sinani non può che fare ulteriormente ben sperare. Per un intero gruppo che, anche con il prezioso apporto delle principali alternative, sembra ormai instradato verso un'ascesa continua. Con la voglia di sognare ancora, dopo la serata di ieri, nuovi importanti traguardi.