Dalla scelta certa del 4-3-1-2 al ritorno all'instabilità: sui risultati del Milan pesa la scarsa programmazione sul mercato

Dalla scelta certa del 4-3-1-2 al ritorno all'instabilità: sui risultati del Milan pesa la scarsa programmazione sul mercatoMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 13 ottobre 2015, 19:30Primo Piano
di Simone Nobilini

"Abbiamo un modulo di base dal quale partiremo: il 4-3-1-2". Sinisa Mihajlovic, nel giorno della sua presentazione ufficiale da nuovo allenatore del Milan, aveva espresso con certezza la propria scelta relativa al sistema di gioco da imporre ai suoi. Un'opzione che, con il passare del tempo, si è rivelata sempre meno adatta per la squadra rossonera, priva dei giocatori adatti per interpretare tale modulo e costantemente in difficoltà, soprattutto a livello di posizionamento, sul terreno di gioco. A distanza di 3 mesi dal primo allenamento sostenuto dal tecnico serbo, dunque, manca ancora chiarezza sul modulo più giusto da utilizzare e sugli elementi da classificare come titolari.

RITORNO ALL'INSTABILITA' - Tanti i giocatori provati e cambiati in queste prime 7 giornate da Mihajlovic, senza riuscire a trovare ancora, tuttavia, una soluzione definitiva ai problemi del Milan. Una girandola di cambi che ha ricordato le medesime difficoltà nell'affidarsi ad interpreti certi vissuta nella scorsa stagione con Inzaghi in panchina: gli esempi più pratici riguardano il punto di domanda sul partner di Romagnoli nella coppia centrale difensiva rossonera, con Zapata incapace di dare continuità alle proprie prestazioni e sicurezza al reparto, e la continua ruotazione di uomini tra centrocampo e trequarti. Il trio composto da Montolivo, Kucka e Bertolacci, apparentemente visto come la soluzione migliore per la linea mediana rossonera, si è sgretolato nel match perso contro il Napoli, mentre la scelta di schierare Bonaventura (al posto di un deludente Honda) non figura che come un adattamento di un giocatore di qualità ad un ruolo da lui sì ricopribile, ma non del tutto naturale.

CONFUSIONE SUL MERCATO - Una volta stabilito il nuovo modulo da utilizzare a giugno, la società rossonera si è tuttavia preoccupata in maniera sommaria di acquistare sul mercato giocatori funzionali al 4-3-1-2. La mancanza di un vero regista o uomo d'ordine davanti alla difesa, palesata da anni dalla squadra dopo gli addii di Pirlo e Van Bommel, non è mai stata colmata: e se si è piombati sulla disperata ricerca di attaccanti con il gol nel sangue, chiusa con gli arrivi di Bacca e Luiz Adriano, l'errore è stato non pensare a chi potesse assisterli con continuità. Le prestazioni di Honda continuano ad essere ben lontane dalla piena sufficienza ed utilità, e l'esperimento Ménez-trequartista tanto atteso da Mihajlovic non ha mai avuto modo di essere messo in pratica, visti i continui problemi fisici del francese. Il tentativo last minute fallito per Witsel, uomo che avrebbe potuto dare maggior qualità nel ruolo di mezz'ala o trequarti, si è rivelato uno dei tanti esempi di scarsa programmazione sul mercato, finita per ripercuotersi, inevitabilmente, sui risultati e prestazioni. Attendendo il mercato di gennaio, dunque, Mihajlovic cercherà l'assetto migliore per ridare stabilità alla squadra, in attesa dell'arrivo di giocatori utili e funzionali alle idee tattiche dell'allenatore serbo.