Derby senza coreografie: tutti i retroscena e i dettagli su quanto è successo

Derby senza coreografie: tutti i retroscena e i dettagli su quanto è successoMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
domenica 22 dicembre 2013, 14:02Primo Piano
di Pietro Mazzara
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Quello che sta succedendo attorno al derby di Milano è qualcosa ai limiti del vergognoso. La DIGOS, come vi abbiamo riportato, ha vietato l’ingresso di ogni tipologia di materiale, striscione e bandiere alla Curva Sud Milano, cuore pulsante del tifo milanista per la partita di questa sera. Una scelta che non si spiega, che non ha, almeno al momento, una motivazione logica visto che da sempre gli striscioni che campeggiano sulle balaustre del secondo anello blu sono sempre entrati senza problemi. Ma andiamo con ordine e partiamo da quello che è successo ieri sera, perché è da li che parte la genesi di tutta questa situazione.

FESTA E RETATA – Come ogni anno, la Curva rossonera ha organizzato la consueta festa di Natale presso la sua sede di Sesto San Giovanni. Una serata organizzata per stare insieme anche a quelle persone che non possono frequentare lo stadio perché sottoposte a diffida ma anche un modo per scambiarsi gli auguri di Natale, bersi una birra con gli amici e incontrare qualche vecchia gloria del club. Rispetto agli anni passati, forse per l’assenza di giocatori della prima squadra, la presenza di persone al Clan 1899 era minore ma questo non ha fermato la voglia d’aggregazione degli ultrà milanisti che, in tarda serata, hanno ricevuto la “visita” della DIGOS e di altri corpi, tra i quali ispettori dell’ASL e i vigili del Fuoco. La festa, che fino a quel momento era proseguita senza problemi, cessa d’essere tale e il clima diventa teso. Per un’ora nessuno dei presenti ha potuto abbandonare il Clan con via Sacco e Vanzetti bloccata anche dalle camionette con i lampeggianti accesi. Solo dopo, previa esposizione di un documento d’identità, è stato concesso il via libera ad abbandonare il locale a chi voleva ritornare a casa. I momenti di tensione non sono mancati, con un sopralluogo molto dettagliato da parte degli ispettori che, tuttavia, non hanno trovato nulla d’irregolare nella struttura. Un caso? Difficile crederlo.

COREOGRAFIA BLOCCATA – Dopo una notte a sbollire la rabbia per quello che era successo, questa mattina la nuova doccia gelata. Gli ultras milanisti delegati al montaggio della coreografia, si sono trovati fuori dai cancelli di San Siro, come di consueto, per far entrare tutto il materiale necessario. Il disegno della coreografia, approvato e autorizzato dal Milan secondo una procedura consolidatasi negli anni, non comportava nulla che potesse far pensare a quello che sarebbe accaduto da li a poco. La DIGOS ha informato i capi della Sud che per la partita di questa sera nessuno striscione, nessuna bandiera e nessuna tipologia di materiale sarebbe stata fatta entrare nel secondo anello blu. Pensate che sia finita qui? Vi sbagliate. Gli ispettori hanno chiesto che venisse srotolato il telo della coreografia (30 metri per 30 di dimensioni) sul piazzale per poterla “visionare e, eventualmente, autorizzare”. A questa richiesta, i responsabili della Sud hanno risposto di no in quanto c’era il forte rischio che la pioggia potesse danneggiare il telone. Ribadiamo che la coreografia è stata approvata e autorizzata dal Milan seguendo la prassi.

SOLIDARIETA’ DELLA NORD – La vicenda è avvenuta a poche centinaia di metri da dove si trovavano gli ultras dell’Inter che, a loro volta, stavano aspettando l’apertura del cancello a loro riservato per poter entrare e montare la loro coreografia che avrebbe ricoperto l’intero settore verde. Una volta appurato il divieto fermo da parte della polizia all’ingresso del materiale della Sud, ecco che è scattato l’atto di solidarietà e anche gli interisti hanno sospeso la loro coreografia. Stando così le cose, questa sera assisteremo a uno dei derby più tristi, sugli spalti, che la storia possa ricordare e che ricalca, in parte, quello dell’11 marzo 2007 quando, anche in quell’occasione, la DIGOS bloccò la coreografia della Sud che rimase in silenzio per tutta la partita.