Donnarumma e il sogno Europeo svanito: un'esclusione immeritata. Ma sarà solo questione di tempo...

Donnarumma e il sogno Europeo svanito: un'esclusione immeritata. Ma sarà solo questione di tempo...MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
mercoledì 25 maggio 2016, 18:00Primo Piano
di Simone Nobilini

Sogno Europei svanito. O meglio, semplicemente rimandato. Difficile dopotutto, se non impossibile, pensare il contrario: dopo una prima stagione nel mondo dei grandi impressionante per personalità e carattere mostrato, gettato nella mischia all'improvviso e con estrema fiducia da Mihajlovic, Donnarumma ha trovato sbarrata la porta del CT Conte per la terza convocazione nel reparto dei portieri azzurri in vista di Euro2016. Una decisione che farà discutere, quantomeno per il premio che Gigio avrebbe decisamente meritato dopo un'annata simile e per un ruolo di terzo portiere che, in una competizione simile, avrebbe permesso al portierone rossonero di vivere un'esperienza unica, capace di farlo crescere ulteriormente al fianco del suo idolo Gigi Buffon.

QUESTIONE DI TEMPO - Per ciò che ha dimostrato in campo in questa stagione e per ciò che dimostrerà, decisivo in più di un'occasione e ormai già divenuto una sicurezza a soli 17 anni, Donnarumma non potrà che diventare il futuro numero 1 anche della Nazionale Italiana. La presenza ad un evento importante come un Mondiale o un Europeo, così come quella stabile nel giro delle convocazioni azzurri, non sarà altro che questione di tempo: le qualità innegabili di Gigio sono ormai sotto gli occhi di tutti e, con ulteriori presenze accumulate in maglia rossonera e il progressivo avvicinamento al ritiro di Buffon, Donnarumma proseguirà verso la scalata che lo porterà a difendere la porta della Nazionale.

ESCLUSIONE IMMERITATA - Posto che il ruolo di terzo portiere non giochi una questione prioritaria all'interno dei 23 convocati, Donnarumma non avrebbe certamente meritato meno di Marchetti di poter far parte della spedizione azzurra in Francia. Con Buffon (titolare inamovibile) e Sirigu già dotati di una discreta esperienza, affiancare Gigio al numero 1 e al numero 12 azzurro non avrebbe certamente rappresentato una scelta clamorosa: meno battuto rispetto a Marchetti (29 gol subiti in 31 gare stagionali contro i 39 incassati dal numero 22 biancoceleste in 35) ed in campo con più continuità rispetto al portiere della Lazio, Gigio avrebbe avuto tutte le carte in regola per partecipare al primo Europeo della sua attuale, breve carriera. Destinata, in ogni caso, a regalargli nuove grandi gioie. Senza vecchi rimpianti per Euro2016...