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A. Cerruti: "Donnarumma con Galliani avrebbe rinnovato. Il futuro lo decide ancora Raiola, sarei sorpreso da una rottura con Gigio"

ESCLUSIVA MN - A. Cerruti: "Donnarumma con Galliani avrebbe rinnovato. Il futuro lo decide ancora Raiola, sarei sorpreso da una rottura con Gigio"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 25 giugno 2017, 14:01ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi
fonte intervista di Thomas Rolfi

La redazione di MilanNews.it ha contattato Alberto Cerruti. Con la firma della Gazzetta dello Sport abbiamo parlato del caso Donnarumma, analizzando il peso di Mino Raiola nella decisione di non rinnovare, ma impotizzando anche uno scenario di possibile ripensamento da parte del portiere rossonero. Infine, Cerruti ha dato la propria opinione sui nuovi acquisti del Milan e il modo di operare dei nuovi dirigenti rossoneri.

Che idea si è fatto della situazione relativa a Gianluigi Donnarumma?
"L'idea è che sia stata una gestita male da tutti e adesso si cerca di correre ai ripari, ammesso che sia possibile. Raiola ha fatto i suoi interessi, ma il Milan, dicendo che bisognava raggiungere un accordo entro una certa data ha reso ancora più difficile la situazione. C'è stata una mancanza di dialogo privato, è stata una trattativa troppo pubblica che ha irritato l'agente del portiere rossonero, facendone il suo gioco. Poi se è vero che c'è stato un diverbio tra Raiola e Mirabelli, questo ha complicato ulteriormente le cose. Credo ci sia stata una mancanza di diplomazia da parte dei dirigenti del Milan".

Vede possibile un ripensamento in questa vicenda, con Donnarumma che rinnova con il Milan?
"Raiola non credo che faccia un passo indietro. Bisogna vedere quanto è vero l'interesse del Real Madrid, mi risulta che ci sia un accordo sulla parola, ma nulla di definitivo. Perciò molto dipende dal club spagnolo, se si fa veramente avanti facendo un'offerta concreta. In caso contrario può darsi che Donnarumma rimanga al Milan. Io credo che tutto dipenda da Raiola, è lui che influisce sul ragazzo e determina tutto. La volontà del ragazzo conta fino a un certo punto, perchè non vuole andare contro il proprio procuratore. Se avesse avuto una forte personalità avrebbe detto lui che voleva rimanere, come ha fatto Hamsik con il Napoli qualche anno fa. E' anche vero che Donnarumma ha 18 anni e ascolta anche la famiglia, non può avere la personalità di andare contro Raiola".

Crede sia possibile una clamorosa rottura tra Raiola e la famiglia Donnarumma?
"Mi sorprenderebbe molto. Voglio dire una cosa, però. Raiola dovrebbe capire una cosa: è interesse di tutti che Donnarumma resti al Milan, perchè guadagnerebbe molto di più, avrebbe tutto l'appoggio dei tifosi e lo stesso Raiola farebbe bella figura. Poi fra 2-3 anni avrebbe tutto il tempo di cambiare eventualmente squadra se volesse. Se ci fossero ancora Galliani e Braida questa situazione avrebbe avuto un altro epilogo. Anche perchè Donnarumma avrebbe avuto un punto di riferimento e una continuità dirigenziale. Questi dirigenti sono nuovi e rappresentano un punto interrogativo. Posso capire che Gianluigi, influenzato dal procuratore, si sia chiesto che futuro possa avere il nuovo Milan".

Si era parlato di una grande disponibilità economica sul mercato per il Milan, ma si aspettava una partenza così a razzo già a giugno?
"Il nuovo Milan aveva il dovere di cercare nuovi acquisti, proprio per convincere i tifosi e fare una bella campagna abbonamenti. Quello che stanno facendo mi sembra il minimo, però non basta spendere tanti soldi per avere la certezza di vincere. Basta pensare a due estati fa: 30 milioni per Bacca, che ora nessuno vuole più, 20 milioni per Bertolacci e per fortuna che è stato preso Romagnoli. Il primo Milan di Berlusconi, dopo cinque grandi acquisti come Giovanni Galli, Bonetti, Massaro, Galderisi e Donadoni, arrivò quinto".

Come valuta gli acquisti fin qui ufficializzati dal Milan?
"Musacchio è un punto interrogativo ed è da valutare, Rodriguez ha fatto benissimo nel mondiale con la Svizzera, poi si è un po' perso con il Wolfsburg. Si può rivelare un ottimo acquisto. Andrè Silva è un giovane di prospettiva e credo che possa dare buone garanzie, così come Kessie. Io credo che l'uomo che manchi al Milan è un uomo a centrocampo come Biglia. La campagna acquisti va valutata quando sarà completa a settembre, poi il giudizio definitivo lo darà come sempre il campo".