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Currò: "La duttilità di Bonaventura un'arma a doppio taglio. Vice-Montolivo? Serve qualcuno che faccia la differenza"

ESCLUSIVA MN - Currò: "La duttilità di Bonaventura un'arma a doppio taglio. Vice-Montolivo? Serve qualcuno che faccia la differenza"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
martedì 23 agosto 2016, 21:01ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

Buona la prima, anche se con il brivido finale, per il Milan targato Vincenzo Montella. I rossoneri hanno avuto la meglio 3-2 sul Torino grazie a una tripletta di Bacca e a un rigore parato all'ultimo secondo da Donnarumma. Per parlare della prima partita della stagione e dei risvolti in chiave mercato, la redazione di MilanNews.it ha contatto Enrico Currò, firma de La Repubblica.

Quali sono state le note positive della prima
"Ho visto bene il Milan, perchè mi è sembrato che abbia una serie di giocate memorizzate ovvero sovrapposizioni, i terzini - soprattutto Abate - che arrivano sul fondo a crossare con grande facilità. Sono giocate successe troppe volte per essere casuali. Segno che il lavoro di Montella c'è stato. L'altro grande vantaggio iniziale, e sembra un paradosso, che il Milan ha nei confronti delle concorrenti, è che ha la stessa squadra dell'anno scorso, i giocatori si conoscono e sono affiatati. Il nucleo degli italiani è sempre consistente perchè ce n'erano 7 su 11 dal primo minuto. Donnarumma, Bacca e Niang sono state le note più positive. In più le situazioni societarie sono quasi state un vantaggio, perchè hanno distolto le attenzioni mediatiche dalla squadra, che ha potuto lavorare con serenità".

Ci sono state, naturalmente, anche delle note negative. Come le analizza?
"Contro un avversario normale contro questo Torino nell'ultimo quarto d'ora la squadra era completamente in apnea. Ha fatto diversi errori difensivi e in fase d'appoggio che se invece di farli contro una squadra come i granata li avessero fatti contro una delle prime quattro, la partita l'avrebbero persa. Immagino che in vista delle prossime partite lavoreranno molto sull'aspetto fisico".

Le è piaciuto Bonaventura contro il Torino nel ruolo di mezzala?
"Bonaventura è un giocatore duttile e questo è certamente un pregio, ma può anche essere un'arma a doppio taglio, perchè potendolo impiegare in più ruoli, magari a volte viene impiegato in un ruolo che non è il suo. Secondo me può giocare in quella posizione, ma il pubblico deve accettare questa cosa e capire eventuali errori. Anche perchè il tipo di giocate che fa non è mai banale e quindi è più soggetta a sbagli . Contro il Torino non mi è piaciuto, l'ho trovato sufficiente, ma so che può fare molto di più. Detto questo lo strappo della partita è merito suo per il rigore che si è procurato".

E Suso come l'ha visto? Può rilanciarsi al Milan dopo i 6 mesi al Genoa proprio come Niang la scorsa stagione?
"E' stato rilanciato clamorosamente da Gasperini come Niang. Il gioco dell'ex tecnico dell'Inter è un gioco basato sulla massima valorizzazione dei due esterni offensivi. E' abbastanza simile in linea teorica a quello che sta facendo nel Milan, però nel Genoa le sue qualità erano valorizzate al massimo. Io credo sia un giocatore che, per il suo fisico, è condannato naturalmente all'intermittenza e quindi ha bisogno di tante pause all'interno della partita. Ogni tanto può azzeccare la giocata con cui mandare in porta il compagno, ma non è continuo"

Il rapporto tra il Milan - inteso come squadra - e i suoi tifosi è sembrato buono già nel riscaldamento, ancora prima della vittoria.
"Per la prima volta nessuno ha detto che questa squadra è da Scudetto o da Champions. Anzi, l'allenatore ha detto che è da Europa League. C'è stata chiarezza e questo credo che contribuisca al buon rapporto tra squadra e tifosi. Alla prima partita di campionato la domenica alle 18 di sera c'era però davvero poca gente per una squadra come il Milan. Il Genoa ha quasi 17.000 abbonati, per dire un dato. La squadra sta cercando di riconquistare i sostenitori e ha iniziato bene, perchè probabilmente qualcuno di quelli che non è venuto alla prima partita, alla prossima verrà".

Passiamo al mercato. Bacca può essere un'arma in più in questa stagione visto che il club rossonero l'aveva praticamente ceduto al West Ham in estate?
"Aver trattenuto Bacca è da considerarsi quasi un rafforzamento. Magari andavi a prendere un centravanti nuovo che non sai come si sarebbe ambientato, invece è rimasto un attaccante già collaudato e che abbiamo visto sa fare gol in Serie A. Per me il Milan potrebbe fare meglio dell'anno scorso".

Per quanto riguarda il mercato in entrata, si parla con insistenza di un vice-Montolivo che il Milan vorrebbe trovare sul mercato. Qual è la sua opinione a riguardo?
"Prendere uno tanto per prenderlo non credo valga la pena. Il Milan credo sia nella necessità di migliorare nella qualità. Prendere un giocatore equivalente rispetto a quelli che già ci sono non serve a nulla. Su Montolivo secondo me sono esagerate le critiche. Lui ha subito una trasformazione nel tempo e per ragioni tattiche di come gioca il Milan è diventato un interditore. Non gli si può chiedere di fare Pirlo, perchè l'equilibrio del centrocampo del Milan quando aveva Pirlo, era dato anche dalla presenza di due signor giocatori come Gattuso e Ambrosini".