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Jacobelli: "Milan, prendi Fabregas e Dzeko. Donnarumma? Sarà una trattativa lunga ed estenuante"

ESCLUSIVA MN - Jacobelli: "Milan, prendi Fabregas e Dzeko. Donnarumma? Sarà una trattativa lunga ed estenuante"MilanNews.it
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sabato 29 aprile 2017, 18:00Primo Piano
di Thomas Rolfi
fonte intervista di Thomas Rolfi

La redazione di MilanNews.it ha contattato Xavier Jacobelli. Tra campo e mercato con l'editorialista del Corriere dello Sport-Stadio. Tra un Milan che deve vincere a Crotone per continuare a lottare per l'Europa League e tantissime voci di mercato che riguardano tutti i reparti della squadra rossonera.

Se qualche settimana fa si poteva pensare a Crotone-Milan come una sfida abbordabile per i rossoneri, ora non è più così. Quella di domani è una partita più complicata di quanto sembri?
"Sono d'accordo, perchè il Crotone ha avuto un inizio molto difficoltoso, reso ancor più ostico dal fatto che le prime partite casalinghe ha dovuto giocarle sul neutro di Pescara.  Il Crotone è un'ottima squadra con un ottimo allenatore e ha delle indivualità - su tutte Falcinelli, ma non solo - che lo rendono un avversario temibile. Questa partita può diventare una trappola, ci vuole il miglior Milan. Troverà una squadra che non ha alternative se non quella di cercare la vittoria a cinque giornate dalla fine.  Mi auguro che il Milan abbia assorbito il contraccolpo della sconfitta con l'Empoli".

Domani Locatelli torna titolare dopo 2 mesi. Sarà la prestazione della maturità per il giovane centrocampista rossonero?
"Su Locatelli non c'è equilibrio, cosa ci si può aspettare da un 18enne? Non si può passare da essere un fenomeno a essere una schiappa nel giro di due partite. Tutti sbagliano, si cresce anche correggendo gli errori. Locatelli resta un grande talento, che non può essere sacrificato sull'altare di una critica che sia frettolosa, se no si rischia di fare come con Cristante".

Parlando di mercato, facciamo un punto della situazione reparto per reparto, partendo dalla porta. Rinnovo di Donnarumma: si farà alla fine?
"L'idea che mi sono fatto è semplice: il biglietto da visita che la nuova proprietà cinese possa presentare ai tifosi è la conferma di Donnarumma. Un contratto che lo trasformi nel simbolo del Milan. Poi bisogna fare i conti con Raiola e per questo credo che sarà una trattativa lunga ed estenuante. Raiola sa bene quanto valga Donnarumma come cartellino, quanto possa strappare come ingaggio. Un grande Milan non può prescindere da Donnarumma, ma è una questione che va risolta prima del 30 giugno perchè se no poi queste vicende qui si incartano e diventano difficili. Basti vedere la situazione Lazio-Keita".

La situazione relativa al prolungamento di De Sciglio, invece, appare più intricata. Secondo lei le pesante critiche hanno condizionato il rendimento del terzino negli ultimi anni?
"Qui bisogna distinguere. Un conto sono le critiche e penso che De Sciglio, che ha il Milan in corpo essendo cresciuto nel settore giovanile rossonero, abbia messo in conto. Quell'aggressione che c'è stata, invece, non sta nè in cielo nè in terra. Capisco perfettamente il suo stato d'animo. Se fossi il Milan me lo terrei stretto, perchè è un ragazzo giovane e un difensore della Nazionale. Gli infortuni che ha avuto ne hanno un po' frenato la crescita. Anche perchè poi bisogna capire quale sarebbe l'eventuale alternativa se partisse. Ghoulam? Con tutto il rispetto per un ottimo giocatore come Ghoulam, io farei di tutto per cercare un accordo con De Sciglio, anche perchè se andasse alla Juventus rafforzeresti una squadra già forte di suo. Un grande Milan non può prescindere da gente cresciuta nel Milan e che sappia cosa sia il Milan. L'esempio dell'Atalanta è lampante, tanti giocatori cresciuti nel settore giovanile che stanno rendendo più di quanto ci si potesse aspettare".

Passiamo alla difesa, la volontà sembra essere quella di prendere un centrale forte da affiancare a Romagnoli: tra i nomi si è parlato di De Vrij e Musacchio.
"De Vrij farebbe a caso del Milan ed è un giocatore che interessa moltissimo ai rossoneri. Non c'è stata alcuna volontà di prolungare il contratto. C'è anche l'Inter su De Vrij e si prospetta un bel derby di mercato. Musacchio? Io prenderei De Vrij perchè conosce già il campionato italiano, è una garanzia. E' stato il miglior giocatore del mondiale del 2014, fu molto brava la Lazio ad andarlo a prendere".

E' Fabregas il nome ideale per il centrocampo del Milan?
"Assolutamente sì. Se il Milan prende Fabregas e Dzeko e riesce a tenere Donnarumma e De Sciglio mette degli importanti capisaldi per il rilancio".

Infine l'attacco: si sono fatti tanti nomi in queste settimane a partire da Morata a Benzema, passando per Aubameyang e Dzeko. Qual è il profilo giusto per il Milan di Montella?
"Secondo me Dzeko, perchè stiamo parlando di un giocatore che ha appena compiuto 31 anni e quindi è nel pieno della propria maturità tecnica e tattica. Ha segnato 35 gol tra campionato e coppe. Bisogna vedere cosa vuol fare la Roma, perchè molto dipenderà dagli investimenti che Pallotta vuol fare sul mercato. Kessiè, fermo restando il rallentamento che c'è stato nella trattativa per via dell'ingaggio del centrocampista dell'Atalanta, è un bell'investimento e quindi presumo che 30 milioni di euro dovrà spenderli per Kessiè. Se decidesse di cedere Dzeko io lo vedrei benissimo come finalizzatore del gioco di Montella. Dopodichè se arrivasse uno degli altri nomi sono signori attaccanti. Per Aubameyang ci sarebbe il rammarico di averlo già avuto nelle giovanili del Milan. Allo stato attuale mi stupirei molto se la Roma cedesse Dzeko, ma c'è anche un problema di bilancio".