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Onofri: "Con Gattuso il Milan è una squadra con la S maiuscola. Silva? Bisogna saperlo aspettare"

ESCLUSIVA MN - Onofri: "Con Gattuso il Milan è una squadra con la S maiuscola. Silva? Bisogna saperlo aspettare"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 7 febbraio 2018, 12:30ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

La redazione di MilanNews.it ha contattato Claudio Onofri. Con l'ex allenatore e commentatore di Sky Sport abbiamo parlato del momento del Milan dopo il pareggio di Udine, del problema relativo all'attacco e delle ambizioni della squadra allenata da Rino Gattuso.

Come ha visto il Milan alla Dacia Arena, che impressione le ha fatto la squadra di Gattuso?
"Devo dire molto bene. Ho visto una squadra rigenerata e che sa cosa deve fare. Non è solo un discorso di temperamento e grinta, ma c'è anche un'organizzazione che valorizza tutti i giocatori bravi che il Milan aveva perso, come Calhanoglu e Biglia. Suso ha fatto una partita straordinaria. Quello che mi ha colpito più di tutto è che il Milan ha cercato di vincere la partita dopo il pareggio, nonostante fosse in 10 uomini. E' una mentalità importante, che una squadra come quella rossonera deve avere. Al di là delle delusioni di inizio stagione, io sto vedendo una squadra ricaricata. Gattuso sta facendo un grande lavoro. Mi è parsa una squadra con la s maiuscola".

Resta, però, il problema del gol: il Milan fatica a trovare la via della rete. Chi è quello che dovrebbe giocare dall'inizio tra Kalinic, Andrè Silva e Cutrone?
"Tutti oggi, probabilmente, pretendono che Cutrone sia il titolare, però c'è anche un valore di Kalinic e Andrè Silva da proteggere. Non è che puoi buttare a mare Andrè Silva perchè ha fatto mezzo campionato sballato. Nel calcio non si ragiona così. Bisogna anche saper aspettare i calciatori e dargli una mano. Poi, chiaramente, c'è l'impellenza di vincere le partite, quindi Gattuso sceglierà di volta in volta l'uomo più adatto. Andrè Silva non è van Basten, però ha un valore".

Gattuso in conferenza stampa ha dichiarato che il suo intento è quello di far girare le tre punte. E' la soluzione giusta o servirebbe individuare un titolare?
"Penso che tutti e tre abbiano un valore importante, per motivi diversi. Kalinic non ha fatto tanti gol, ma è un giocatore che ti dà una grande mano nell'attaccare la profondità e nel tenere la palla. E' chiaro, poi, San Siro non è una platea facilissima e quando ti fischiano poi magari rimani un po' demoralizzato nelle prestazioni successive. Andrè Silva, forse, è meno adatto per giocare nel 4-3-3, però anche ad Udine domenica ha fatto intravedere quello che potrà essere in futuro, anche se solo in 2-3 giocate. E l'altro è Cutrone. Capisco che il problema vada risolto, però non credo sia dovuto al valore dei giocatori".

Il Milan può ancora dire la sua nella lotta per un posto in Champions o meglio che si concentri su TIM Cup ed Europa League?
"A questo punto credo dipende dalle altre squadre, però non credo che il Milan possa abbandonare ora il campionato, proprio in virtù del fatto che ci sia una risalita vera. Poi tra un mese, se le altre continuano a correre e il Milan sarà staccato, magari si faranno altri conti. Se il Milan vuole tornare il Milan, non può snobbare il campionato e far giocare le riserve, anche perchè ha una rosa che gli consente dei ricambi. E' difficile arrivare quarto, ma già mettersi in testa un obiettivo del genere credo sia importante per l'accrescimento della consapevolezza di quello che puoi valere".