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Serena: "Il Milan necessita di centrocampisti di impostazione. Miha farà crescere il reparto difensivo"

ESCLUSIVA MN - Serena: "Il Milan necessita di centrocampisti di impostazione. Miha farà crescere il reparto difensivo"
© foto di acmilan.com
martedì 30 giugno 2015, 19:00Primo Piano
di Thomas Rolfi

Dopo la doppia beffa per Kondogbia e Jackson Martinez, il Milan si è rimboccato le maniche e ha ufficializzato l'acquisto di Andrea Bertolacci e definito praticamente tutto anche per l'arrivo di Carlos Bacca. Per parlare di mercato e della situazione generale in casa rossonera, la redazione di MilanNews.it ha contattato Aldo Serena, attaccante che ha indossato in passato la maglia del Diavolo.

Sig. Serena, cosa ne pensa del mercato del Milan fino ad ora? E un parere da ex attaccante su Bacca?

"Intanto bisogna aspettare l'ufficialità per Bacca. La punta colombiana non è propriamente un finalizzatore. E' vero che fa gol, ma è anche un attaccante che può giocare sullo spettro ampio dell'attacco. Il mercato del Milan era partito con buonissime intenzioni e si sta sviluppando anche se ancora non completamente, quindi aspetterei per dare un giudizio definitivo".

In questa finestra di mercato stiamo assistendo a valutazioni molto elevate per giocatori di buon livello, ma non eccellente.

"A volte ci sono delle logiche societarie di momento, io sarei uno che programma di più le cose quindi cercherei delle soluzioni diverse. Credo che la rincorsa ai prezzi folli per le italiane sia molto complicato, difficile poter competere con squadre con altre potenzialità come Bayern Monaco e Real Madrid. Bisogna lavorare in altre direzioni, come quella dello scouting e della valorizzazione dei giocatori. Non sono un purista che ritiene che i giocatori debbano essere obbligatoriamente tutti italiani, devono essere bravi. Ci sono esempi di società che lo fanno molto bene e che sono arrivate anche ai vertici dell'Europa come l'Atletico Madrid e il Porto".

In quale reparto crede che il Milan sia più deficitario e quindi dovrebbe potenziarsi sul mercato?

"Io credo che il Milan necessiti di un giocatore dotato di maggiore tecnica a metà campo nella fase di costruzione. Poli e de Jong danno tantissimo a livello di quantità e di energie spese, ma a livello di impostazione manca qualcosa. Per ora il Milan non ha fatto acquisti in difesa e, sotto questo profilo, mi aspetto che l'arrivo di un ex difensore come Mihajlovic  faccia crescere a livello di compattezza tutto il reparto arretrato indipendentemente dal fatto che il Milan compri qualcuno in quella zona o meno".

La scelta di Mihajlovic è un po' in controtendenza con lo slogan 'Il Milan ai milanisti'. Crede che il tecnico serbo sia adatto ai rossoneri?

"Così come prima dicevo che non sono un purista per quanto riguarda i giocatori, io credo che gli allenatori per essere bravi non debbano essere per forza cresciuti in casa. Basti pensare per esempio a Carlo Ancelotti: si è affermato al Milan come giocatore e come allenatore, ma poi ovunque è andato ad allenare all'estero ha sempre vinto. Poi, certo, se si riesce a creare un filo conduttore di gioco e di legame tattico all'interno della società è un di più, ma ottenerlo non è semplice".

Quella appena trascorsa è stata una stagione negativa per Inzaghi. Quale pensa sia stato il maggior errore dell'ex tecnico del Milan?

"Sicuramente Pippo ha messo tutte le proprie energie e ha cercato di fare il suo massimo. Probabilmente qualche esperienza in più sul campo gli sarebbe servita. Allenare soprattutto nei periodi di cambi strutturali non è semplice. Credo che Inzaghi abbia cercato di fare risultati lavorando più sull'aspetto motivazionale tralasciando il gioco, vero e proprio filo conduttore della storia del Milan. Un gioco che renda onore a una squadra abituata ad avere uno spirito offensivo e sempre la palla tra i piedi".