esclusiva mn

Velluzzi (Gazzetta): "Da Mihajlovic ci si aspettava una svolta che non è arrivata. La rosa non è terribile, problema psicologico"

ESCLUSIVA MN - Velluzzi (Gazzetta): "Da Mihajlovic ci si aspettava una svolta che non è arrivata. La rosa non è terribile, problema psicologico"MilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
mercoledì 7 ottobre 2015, 16:31ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews
fonte Intervista di Antonio Vitiello

Francesco Velluzzi, giornalista de La Gazzetta dello Sport, è stato intervistato in esclusiva da MilanNews.it per parlare della situazione attuale in casa rossonera dopo la brutta sconfitta col Napoli.

Sul mercato del Milan: "La società rossonera da tempo non fa un mercato appropriatissimo, quest'anno si è cercato di stare più attenti, spendendo più soldi, ma trovo esagerati i venti milioni spesi per Bertolacci. Non era un giocatore che ti fa la differenza, è un buon giocatore. Trovo altina anche la valutazione di Romagnoli, sebbene sia un difensore e ora ci sono pochi centrali sul mercato. La grossa problematica è il ruolo dei procuratori all'interno delle società calcistiche, una dinamica poco analizzata, hanno un'ingerenza e un ruolo che è veramente dominante. Molte società lavorano con determinati procuratori e questo credo succeda molto anche al Milan che spesso si affida a soluzioni di questo tipo. Molto spesso non si va dritti all'obiettivo, al giocatore che si vuole veramente avere, oppure se prendi un calciatore ne devi prendere un altro. Questo succede in tantissime società, al Milan sicuramente qualche procuratore ha avuto dei ruoli importanti".

Su Sinisa Mihajlovic: "Da Mihajlovic ci si aspettava una svolta caratteriare rispetto al predecessore, il quale forse non aveva ancora la stoffa da leader in panchina. Finora questa svolta sembra non l'abbia data, fa un po' di fatica, sembrava robustissimo, aveva fatto bene a Genova, non straordinariamente ma aveva fatto bene. Sembrava l'uomo giusto per dare carattere al Milan, che è quello che serviva ai rossoneri. Non è una squadra di bidoni e teniamo conto che dovrà tornare anche Menez, poi Mihajlovic dovrà gestire questa abbondanza in attacco. Balotelli va più assecondato, fa fatica a giocare con una punta di uguale livello che giustamente pretende palloni. Balotelli ha un gioco molto accentrato su di sé, cerca il tiro da fuori, è chiaro che con Bacca si pesta un po' i piedi. Finora l'unico giocatore esente da colpe è Bonaventura".

Sui giocatori che non rendono: "Questo bisognerebbe chiederlo più a Mihajlovic o chi sta veramente dentro la squadra. Al Milan ci sono difficoltà psicologiche, una piazza come San Siro è sicuramente differente rispetto ad altre realtà, è una squadra difficile da assemblare, molto votata al gioco offensivo, ha una quantità di giocatori offensivi spaventosi. Lo stesso Montolivo è portato più all'offesa che alla difesa. Il Milan ha un solo distruttore che è de Jong, che per altro non ha giocato nel suo ruolo. L'unico giocatore che l'anno scorso sembrava imprescindibile era de Jong ed è stato sacrificato. Già questo è un concepimento sbagliato, negli anni d'oro giocare all'attacco ha dato i frutti, ora il calcio è cambiato, si gioca contro squadre che si difendono in 10 e quando devi attaccare è molto difficile".

Sulla difesa: "Aspettando che Romagnoli esploda, ci sono giocatori un po' datati, ma quando i contratti sono alti e i calciatori non hanno mercato è difficile privarsene. Rodrigo Ely è un prodotto del vivaio ma non è lui la causa, l'esplosione di Calabria va segnalata, c'è poi l'involuzione di De Sciglio che va registrata. Antonelli è stato preso come uno dei migliori terzini che c'erano in Italia".

Sulle difficoltà della squadra ad esprimersi: "Il Milan non è che ha una qualità terribile, il problema è che non si riesce ad esprimere. Se non ci riesce neanche uno come Mihajlovic... Discutere il serbo è un'impresa abbastanza ardua per una società che deve già pagare altri due allenatori. Mihajlovic ha sicuramente delle colpe perché la squadra non riesce a rendere, ha delle vampate di grande intensità offensiva, però poi ha delle amnesie difensive spaventose. La fase difensiva va curata con maggior attenzione, magari facendo giocare de Jong nel suo ruolo abituale e magari sacrificando Montolivo che in questi anni milanesi non ha dato quell'apporto di qualità che ci si aspettava, né da leader dello spogliatoio né da leader in campo, è rimasto un po' a metà".