Estate di rivoluzione in vista, ma i contratti restano: il Milan deve imparare a cedere

Estate di rivoluzione in vista, ma i contratti restano: il Milan deve imparare a cedereMilanNews.it
© foto di Andrea Ninni/Image Sport
giovedì 5 marzo 2015, 16:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

In questi giorni si parla di rivoluzione, a tutti i livelli, con chiaro riferimento anche alla rosa. In estate potrebbero esserci tagli e ricuciture importanti, sebbene vadano ricordate le difficoltà rossonere nel lasciar partire certi giocatori. Ne abbiamo avuto un chiaro esempio a gennaio, dove gli unici a lasciare il Milan sono stati elementi appetibili e/o giovani: Torres, rivitalizzato nel suo Atletico Madrid, Niang e Saponara, entrambi benedetti dalla carta d'identità e da qualità da far bocciare o risbocciare. Gli altri giocatori, quelli con poco appeal e un'età non proprio verdissima, sono rimasti tutti alla base nonostante scarsissime chances di minutaggio.

DIFFICOLTA' A CEDERE - Prima di effettuare ricostruzioni semi-totali, il club rossonero dovrebbe imparare a cedere i propri giocatori, non solo quelli stracorteggiati... Questi problemi accadono in quasi ogni squadra, ma al Milan la situazione ha raggiunto livelli paradossali: alcuni calciatori, legati da contratti lunghi e onerosi, rifiutano legittimamente proposte ad ogni sessioni di mercato, spesso preferendo arrivare in scadenza che accettare altre destinazioni. Forse l'inserimento di un direttore sportivo da affiancare a Galliani faciliterebbe questo processo, divenuto quasi estenuante su tutti i livelli.

RIVOLUZIONE COMPLICATA - Cosa può cambiare in estate? E' difficile immaginarsi una rivoluzione totale della rosa, non tanto per via delle intenzioni, ma per via dei contratti in essere dei vari giocatori. L'unico vantaggio, rispetto ad altre annate, è rappresentato dai tantissimi contratti in scadenza e fine prestiti: dieci in totale. Limitare i rinnovi allo "stretto necessario" potrebbe facilitare il processo di rinnovamento, sebbene vada tenuto conto anche il rientro a Milanello di diversi giocatori: alcuni di questi potranno anche restare (e giocare), altri si aggiungeranno alla già corposa lista dei possibili partenti. Tutto questo rende chiaramente difficoltoso ribaltare la rosa come un calzino, almeno non nel brevissimo periodo. Quello che però sarà doveroso, onde evitare il reiterarsi di queste problematiche, è limitare la formulazione di certi contratti e di certe acquisizioni.