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Galliani a Premium: “Ibra, il problema è pagarlo. Kovacic? Vediamo. Mai parlato con Benzema. Rimpianto Torres”

LIVE MN - Galliani a Premium: “Ibra, il problema è pagarlo. Kovacic? Vediamo. Mai parlato con Benzema. Rimpianto Torres”MilanNews.it
© foto di Pietro Mazzara
sabato 28 maggio 2016, 11:40Primo Piano
di Antonio Vitiello

Le parole di Adriano Galliani, amministratore delegato rossonero, a Premium Sport. 

Sulla Champions: "Porterò sempre con me Barcellona '89, una gara meravigliosa. Lo stadio era solo rossonero, 90mila persona al Camp Nou più 30mila fuori. Un'emozione violenta, raccontata cento volte. E' l'emozione più grande, senza dubbio".

Su Benzema: "Mai parlato con Benzema o con il suo entourage, mai pensato a lui anche perché è molto stimato da allenatori, dirigenza e presidenza del Real. Mai pensato di arrivare a lui".

Su Kovacic: "Vediamo. Non sono qui per parlare di mercato ma di Champions League".

Su Ibrahimovic: "Incontri con Raiola ci sono sempre, buon rapporto e ha 4-5 giocatori al Milan: il problema non è incontrare Raiola ma pagare Ibrahimovic".

Su Torres: "In questo momento ci sono tanti rimpianti, da noi non aveva fatto benissimo e voleva tornare nella sua squadra del cuore. Sono contento per lui, è un ragazzo bravissimo ci sentiamo spesso. Sono contento che torni a giocare una finale di Champions, ho rivisto recentemente la finale tra Chelsea e Bayern, lui è stato decisivo conquistando un calcio d'angolo da subentrato. Oltre che un grande giocatore ha il physique du role, sarebbe stato perfetto per il Milan".

Su El Shaarawy: "È semplice, per noi non è un problema. La data è 21-22 di giugno, se la Roma vuole riscattare El Shaarawy lo farà, non siamo disponibili ad altre trattative. Se la Roma non lo riscatta il giocatore tornerà da noi e non ci sarà nessun problema. Ricordiamoci che nel 2012-13 ha fatto quindici gol nel girone d’andata, poi è arrivato Balotelli e ha segnato lui. Stephan ha avuto qualche infortunio, ma è un grande giocatore e non siamo preoccupati. Parliamo con la Roma e loro hanno il diritto: se non lo eserciteranno, tornerà da noi”.

Sui giovani del Milan: "Quando perdi è tutto sbagliato, quando vinci, anche se commetti tanti errori, nessuno li nota. Bisogna tornare a vincere, così poi si capirà che in finale di Coppa Italia abbiamo giocato con un portiere del ’99, Donnarumma, un terzino del ’96, Calabria, un centrale del ’95, Romagnoli, e De Sciglio che è del ’92. Perdi immeritatamente e nessuno ricorda queste cose. È la vita".

Sul momento delle milanesi: "Negli anni '60 Milano dominava in Europa nello sport. Speriamo di non dover aspettare il 2060, speriamo di tornare presto a vincere. Le strutture ci sono, i brand sono importantissimi, lo stadio è meraviglioso. Ristrutturato per la finale è bellissimo, ho fatto un giro l’altro ieri. Sono fiducioso, Milano si riprenderà nel calcio come si è ripreso negli altri settori".

Ancora su Milano e i due club: "Noi e l’Inter siamo state le ultime due squadre italiane a vincere la Champions. Milano sta diventando bellissima, una città che sta trascinando l’Italia, è il motore del nostro Paese. Il calcio non va benissimo in questo momento, ma tutto è ciclico e torneremo, sia noi che l’Inter".

Su ko di Istanbul: "Dietro ogni Champions ci sono sempre dei giocatori, ma io voglio parlare di una Champions negativa. Nessuno ricorda i due meravigliosi gol di Crespo a Istanbul nel 2005. Tutti si ricordano le due reti di Inzaghi ad Atene perché abbiamo vinto. Il primo tempo di Istanbul, secondo me, il Milan ha fatto vedere il più bel calcio delle otto finali. La memoria si cancella: pochi ricordano tutti i gol che abbiamo sbagliato nel ’93 contro il Marsiglia, dopo aver vinto dieci partite su dieci prima della finale. Questo è il calcio".

Sulle rivincite nelle finali: "Anche col Boca nel Mondiale il Club: perdiamo nel 2003 ai rigori e lo ritroviamo nel 2007, così come in Europa ritroviamo il Liverpool. Il calcio è fatto di dcli, di tante cose".