Galliani al CorSera: “Il Milan sta tornando, Balotelli voleva andarsene. Conte? Un po’ lo abbiamo corteggiato, Inzaghi gli assomiglia molto”

Galliani al CorSera: “Il Milan sta tornando, Balotelli voleva andarsene. Conte? Un po’ lo abbiamo corteggiato, Inzaghi gli assomiglia molto”
venerdì 19 settembre 2014, 10:00Primo Piano
di Enrico Ferrazzi

Adriano Galliani, alla vigilia della gara contro la Juventus, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera, nella quale ha spiegato che, dopo una stagione deludente, le cose al Milan vanno decisamente meglio: “Milano e il Milan stanno tornando. Il Milan viene da un campionato negativo, dopo un primo, un secondo e un terzo posto. E con Allegri in Champions ha sempre superato i gironi. Certo, le scorse sere ho sofferto molto a vedere le partite di Coppa senza il Milan. Seedorf? Ad oggi, non ha fatto alcuna richiesta danni”.

FEELING SPECIALE - Ora sulla panchina rossonera c’è Filippo Inzaghi, anche se l’ad della parte sportiva del Milan ammette che il club di via Aldo Rossi ha seguito anche Antonio Conte: “Quanto è stato vicino Conte al Milan? Diciamo che un po’ di corteggiamento c’è stato. Conte è un grandissimo allenatore. E secondo me Inzaghi gli assomiglia molto. Abbiamo preso giocatori adatti alle idee di Inzaghi. C’è una sintonia totale tra me, lui e il presidente”. Tra SuperPippo e Silvio Berlusconi c’è poi un feeling speciale: “C’è sempre stato - spiega Galliani -. È una cosa epidermica. Prima della finale di Atene, Berlusconi chiamò Inzaghi e gli predisse che avrebbe segnato due gol. In quella vigilia Pippo non stava in piedi. L’avevo anche detto ad Ancelotti: ‘Ma non è meglio far giocare Gilardino?’. E Carlo: ‘Ha ragione, ma magari domani segna’”.

PARAMETRI ZERO - Non poteva poi mancare un commento di Galliani sul mercato del Milan e la cessione di Balotelli: “Gli acquisti non vanno valutati per il costo, ma per il rendimento. È molto più difficile strappare alla concorrenza giocatori in scadenza. L’appeal del Milan aiuta, ma occorrono conoscenza del mondo degli agenti e relazioni con i club. Per esempio: Menez e Alex erano a fine contratto, ma Diego Lopez e Torres erano ancora legati a Real e Chelsea. Li abbiamo acquistati a zero solo grazie a rapporti personali. La cessione di Balotelli? Ho capito che il suo desiderio era di andarsene. Se crescerà diventerà un grandissimo giocatore. il suo gol col Liverpool mi ha fatto molto piacere”.