Gattuso e l'inevitabile ritorno al passato: l'emorragia della difesa a tre andava fermata molto prima

Gattuso e l'inevitabile ritorno al passato: l'emorragia della difesa a tre andava fermata molto primaMilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
martedì 12 dicembre 2017, 12:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Dopo aver ereditato il Milan da Montella, Gennaro Gattuso ha tentato di dare seguito alla difesa a tre, provando a non buttare al vento un lavoro lungo quasi tre mesi. Una scelta "conservativa" che però non ha portato grandi risultati, viste le difficoltà croniche confermate anche contro Benevento e Rijeka. Il 3-5-2 sembrava il modulo più adatto a questa squadra dopo il mercato estivo, ma importare una filosofia tattica così differente in un club che ha sempre convissuto con un altro sistema di gioco non è facile, soprattutto se si decide di cambiare a campionato in corsa. Forse questo è stato l'errore più grave dell'Aeroplanino: cambiare modulo in fretta e furia dopo il 4-1 dell'Olimpico, senza tenere conto delle tempistiche di adattamento.

PROBLEMI TATTICI - "Abbiamo bisogno di certezze, la difesa a quattro ci dà qualche certezza in più, la difesa a tre la devi allenare bene. Se non fai le scalate bene rischi di difendere a cinque, poi fai fatica a ripartire e fai fatica con tutti. Quest'estate abbiamo fatto il ritiro con un altro modulo, poi ci siamo trovati con la difesa a tre a campionato in corsa. Non è facile, se scali male vai in difficoltà con chiunque". Questo il pensiero di Montolivo ai microfoni di Sky Sport, dopo il successo di San Siro contro il Bologna. Il nativo di Caravaggio ha espresso considerazioni condivisibili, in relazione alle evidenti problematiche messe in mostra dai rossoneri negli ultimi mesi. Il 3-5-2-1 del Diavolo si trasformava in 5-3-2-1, il che andava a ridurre esponenzialmente la pericolosità offensiva dei rossoneri, spesso costretti a situazioni di inferiorità numerica in mezzo al campo.

LA SCELTA INEVITABILE - Gattuso si è reso conto rapidamente del guaio tattico, sperimentandolo sulla propria pelle nelle prime due partite sulla panchina rossonera. Rino aveva dunque due strade: provare a perseverare sulla difesa a tre, con il rischio di arrancare ancora per qualche settimana, oppure virare la rotta senza ripensamenti, tornando con un modulo che questa squadra conosce a menadito. Il ritorno al 4-3-3, oltre ad una evidente crescita motivazionale, ha rappresentato una forte iniezione di fiducia per i rossoneri, più convinti in campo e nell'attacco all'avversario. Ne hanno beneficiato anche i singoli, Bonaventura in primis, ma anche i terzini come Rodriguez, che nel modulo precedente appariva un po' sacrificato. Non basta solo un cambio di modulo per far risorgere il Milan, ma la scelta di Gattuso è stata un buon punto di partenza per ripartire, anche se dopo il mercato estivo la coperta per questo sistema di gioco appare troppo corta. A questo problema si potrà rimediare parzialmente a gennaio, ma il ritorno al passato era divenuto ormai inevitabile.