Gattuso e la coppia di ferro: Milan trasformato nel blindato dei sogni estivi

Gattuso e la coppia di ferro: Milan trasformato nel blindato dei sogni estiviMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 16 febbraio 2018, 20:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Rino Gattuso, al momento del suo insediamento in rossonero, ha trovato una squadra in grossa crisi, in grande difficoltà sul piano della fiducia e troppo facilmente perforabile. Considerando anche le quattro gare dei preliminari di Europa League, il numero di reti subite nelle ventitré partite antecedenti alla venuta del calabrese è pari a ventidue, per una media di 0.95 gol incassati ogni novanta minuti. Escludendo quelle quattro gare non propriamente probanti, si arriva ad una media decisamente più brutta (1.15). E con Gattuso? Nelle sue prime sette gare da allenatore le reti prese erano state 10, ma nelle seguenti nove soltanto 4. La media con Rino è quindi di 0.87 gol subiti a match, dall'abbandono della difesa a tre 0.71.

LE DUE MOSSE DI RINO - La prima chiave di volta è stato il pensionamento repentino alla linea a tre, nonostante l'ex centrocampista rossonero abbia provato a mantenerla per non buttare subito al vento il lavoro di circa tre mesi. La seconda è stata puntare su una vera e propria retroguardia titolare, con due centrali fissi ed una certa continuità anche per quanto riguarda i terzini. Dopo i due scivoloni contro Hellas e Atalanta (quest'ultima affrontata con Musacchio al posto di Romagnoli), la difesa milanista non ha sbagliato quasi nulla, come testimoniano le sole quattro reti subite ed una solidità sempre più evidente. Bonucci e Romagnoli, i migliori centrali della rosa, prima di Milan-Hellas di Coppa Italia avevano giocato insieme in una difesa a quattro solo nel primo tempo di Shkendija-Milan. Un paradosso che Gattuso ha prontamente spazzato via, costruendo dalla difesa una squadra che sembra la lontana parente di quella smarrita ed impaurita di qualche mese fa.

COPPIA DI FERRO - Se guardassimo soltanto il risultato penseremmo che i rossoneri si siano rilassati in Bulgaria, passeggiando contro una rivale meno blasonata. In realtà la partita ci ha raccontato qualcosa di molto diverso. Il Ludogorets si è dimostrato un avversario organizzato che ha approcciato alla gara con aggressività senza concedere troppo. Un Milan più fragile avrebbe rischiato grosso a Razgrad, ma Bonucci e Romagnoli hanno disputato l'ennesima prova di livello e solidità, riuscendo a respingere le offensive casalinghe anche nei momenti di sofferenza. In estate, all'acquisto dell'ex bianconero, si parlava del Milan come potenziale detentore di una delle migliori retroguardie della Serie A. Un concetto che era stato presto dimenticato ma che ora, dopo la cura Gattuso, è tornato prepotentemente in voga.