Gattuso non è solo grinta: le idee di Rino per provare a rilanciare il Milan

Gattuso non è solo grinta: le idee di Rino per provare a rilanciare il MilanMilanNews.it
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mercoledì 29 novembre 2017, 19:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Entusiasmo, grinta ed intensità. Queste le chiavi del lavoro di Gennaro Gattuso, senza però dimenticare le idee. Perché Gattuso non è soltanto un motivatore "ringhioso", ma un allenatore fatto e finito, forse inesperto ma sicuramente dotato di un importante bagaglio. Aspetto che l'ex centrocampista ha voluto ribadire durante la conferenza di presentazione, sollecitando l'aspetto emotivo ma rimarcando di avere un suo stile, una sua filosofia calcistica. Non aspettiamoci rivoluzioni tattiche ma, almeno nel medio periodo, qualche modifica potrebbe anche avvenire.

IL MODULO - Il 3-4-3 è la base da cui partirà Gattuso, senza quindi gettare a mare il (lungo) lavoro svolto da Montella negli ultimi tre mesi. E' un sistema di gioco che l'ex tecnico della Primavera conosce e ha utilizzato più e più volte, il che fa presupporre che il "salto" non sarà particolarmente traumatico. "I concetti di gioco sono diversi" ha dichiarato Rino, ammettendo poi che: "Anche a me piace tenere la palla, ma poi dobbiamo verticalizzare". Uno dei difetti dell'ultimo Milan, infatti, era la difficoltà a verticalizzare l'azione dopo prolungati, e spesso sterili, possessi palla. L'impostazione della manovra a centrocampo potrebbe quindi modificarsi diametralmente, così come l'andamento di alcuni uomini. Significativo il passo della conferenza dedicato a Kessie, non tanto per il paragone al suo passato da mediano, quanto alla differenza tra il giocatore visto nella scorsa stagione e quello attuale: "Mi incuriosisce che Kessie non si sta creando gli spazi come l'anno scorso". Gattuso tenterà di "liberare" l'ivoriano, cercando di costruirgli (e fargli costruire) delle aree dove potersi inserire e provare a colpire, come sta accadendo sempre più raramente nelle ultime settimane.

LA CENTRALITA' DI SUSO - La parte più interessante della presentazione di Gattuso è stata quella relativa a Suso, il giocatore da cui dipendono molte delle fortune del Milan attuale. "Mi dicono che può solo giocare in un ruolo, voglio vedere se davvero così" ha dichiarato l'ex Primavera, interessato nel capire se lo spagnolo può o meno essere utilizzato esclusivamente come esterno offensivo. Proprio la posizione del nativo di Cadice ha creato una sorta di equivoco a seguito del mercato estivo: la squadra è stata impostata sul 3-5-2, senza però tenere conto che Suso in quel sistema non ha una vera e propria collocazione. Montella ha quindi prodotto vari tentativi, come quello, fallito, di utilizzare il classe '93 come seconda punta. Non potendo rinunciare all'ex Liverpool, l'Aeroplanino è stato costretto a far giocare un solo centravanti, utilizzando i vari Calhanoglu e Bonaventura a supporto. Gattuso vuole cercare di capire se il numero 8 possa adattarsi, o addirittura migliorarsi, anche in una posizione di campo più "centrale", magari agendo come una sorta di trequartista dietro gli attaccanti. Molto dipenderà da Suso stesso, la cui evoluzione potrebbe essere una delle chiavi della stagione e, perché no, dell'avventura in panchina di Rino.