Gattuso si scontra con gli annosi cali di tensione: rompere col passato per un Milan sempre affamato

Gattuso si scontra con gli annosi cali di tensione: rompere col passato per un Milan sempre affamatoMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 3 febbraio 2018, 17:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Il Milan non vince quattro partite di fila, in campionato, da quasi quattro anni. Questo dato cosa significa? Certamente i principali motivi sono legati al valore delle varie squadre, certamente lontane dai fasti che furono, ma evidentemente non può essere l'unica ragione. In questi anni i rossoneri hanno attraversato anche momenti positivi, con squadre lanciate addirittura verso obiettivi insperati come la rincorsa Champions. Eppure, dopo escalation di poche gare, ogni formazione è crollata, forse per debolezza, forse per presunzione, senza mai riuscire a mantenere a lungo il fondamentale e necessario spirito famelico. Gattuso, come dimostrato nell'ultima conferenza stampa, non vuole che ciò si ripeta.

CONTRO I CALI DI TENSIONE - "Ultimamente giocano sempre i soliti, e non voglio vedere atteggiamenti negativi perché serve l'aiuto di tutti. Anche da parte di chi gioca meno" ha dichiarato il tecnico calabrese, per poi proseguire così: "Ora bisogna alzare l'asticella ma abbiamo bisogno di tutti i giocatori. So che chi gioca meno può avere il muso lungo ma dobbiamo coinvolgere tutti". Gattuso non si era mai espresso in questi termini, il che probabilmente significa che in settimana qualcuno, forse a causa di un minutaggio ultimamente un po' scarno, si è lasciato andare ad una sorta di flessione mentale. L'ex centrocampista rossonero è consapevole che la squadra non può permettersi cali di tensione, anche da quei calciatori meno utilizzati.

COME CALIMERO - "Non siamo tutti Brad Pitt ora, dobbiamo essere brutti come me e la mia barba. Neri come Calimero e con le occhiaie. Sento parlare di corsa Champions, ma oggi non siamo nemmeno in Europa League. Pensiamo alla Sampdoria che è davanti a noi e agganciamoli". Questo il Gattuso pensiero, con un paragone simpatico ma piuttosto ficcante: impensabile che un Milan in una tale posizione di classifica possa pensare a sedersi. Il problema è annoso, insito nelle fondamenta rossonere, motivo in più per troncare con questa litania, proseguendo il cammino con cattiveria e con fame, senza lasciare nulla per strada, nemmeno la polvere.