Gazzetta - Abate: “Voglio chiudere qui la mia carriera, dobbiamo tornare in Europa. Non siamo da buttare, solo 2-3 squadre superiori a noi”

Gazzetta - Abate: “Voglio chiudere qui la mia carriera, dobbiamo tornare in Europa. Non siamo da buttare, solo 2-3 squadre superiori a noi”MilanNews.it
© foto di MOURAD BALTI TOUATI/PHOTOVIEWS
giovedì 28 luglio 2016, 08:00Primo Piano
di Enrico Ferrazzi

Con l’addio di Christian Abbiati, Ignazio Abate è il rossonero più longevo nello spogliatoio del Milan. Il terzino milanista, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha raccontato le sue sensazioni su questo fatto: “Sto bene, è solo che mi sento stranito perché non ho più nessuno dei vecchi compagni nello spogliatoio. Fa un certo effetto. Voglio dire che quando sei in un gruppo vincente diventa tutto più semplice. Ma occorre saper voltare pagina e pensare all’unica strada possibile: sacrificio, lavoro e umiltà. Ora le responsabilità sono tutte mie? Me le sono sempre prese. Ormai credo di essere un punto di riferimento per il gruppo, anche perché i compagni vedono che vivo per questa professione e per essere di esempio ai più giovani”.

MILAN COMPETITIVO - Dopo alcune stagioni molto deludenti, questa deve essere quella del riscatto per il Milan: “Questa non è una squadra da buttare. Ha valori tecnici e morali. E’ un gruppo che non può restare fuori dall’Europa, ed è un peccato ci siano giocatori che rendono solo al 60-70%. Non esiste galleggiare nella mediocrità, anche perché reputo superiori a noi soltanto 2-3 squadre. Forse meno, visto chi ha perso il Napoli... Dove può arrivare questo Milan? Se rispondo di pancia dico che non ce la faccio più a non giocare la Champions. Troppo tempo senza. O comunque si può anche restar fuori, ma giocandosela fino alla fine. Non si può essere senza obiettivi a due mesi dalla fine. Se rispondo razionalmente, dico che l’Europa, in generale, sarebbe già un passo avanti. Occorre lavorare molto sulla nostra autostima e consapevolezza, che negli ultimi tre anni ci sono mancate. Cosa sarei disposto a fare in cambio di un Milan di nuovo competitivo? Un anno di tribuna. Anzi, forse no. Dopo due partite sarei già fuori di testa”.

MONTELLA E FUTURO - Sulla panchina milanista, c’è ora Vincenzo Montella, un allenatore che ha un’idea di gioco ben precisa: “E’ preparato, ha un’idea precisa di calcio, è equilibrato caratterialmente, parla poco ma centra sempre il punto. E poi fa allenamenti divertenti”. Sul suo futuro, Abate ha le idee molto chiare: “Voglio chiudere con questa maglia, se lo meriterò. Mi vedo solo qui. E dopo vediamo. Prima avevo una mezza idea di allenare, ora mi vedo di più in giacca e cravatta. Mi stuzzica l’idea di poter gestire il mercato. Mi ci vedrei a fare il ds. Cosa sarei disposto a fare in cambio di un Milan di nuovo competitivo? Un anno di tribuna. Anzi, forse no. Dopo due partite sarei già fuori di testa”.