Gazzetta - Bertolacci: "Gli infortuni mi hanno condizionato, ma non mollo: non me ne vado da sconfitto. E poi c’è Montella..."

Gazzetta - Bertolacci: "Gli infortuni mi hanno condizionato, ma non mollo: non me ne vado da sconfitto. E poi c’è Montella..."MilanNews.it
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domenica 24 luglio 2016, 07:28Primo Piano
di Salvatore Trovato

È stato uno degli acquisti di punta dello scorso anno, ma in campo non ha reso. Vuoi per i tanti infortuni muscolari, vuoi per la pressione. In fondo, giocare in questo Milan non è per niente facile. Andrea Bertolacci, però, non può più permettersi di sbagliare. Questa dovrà essere la sua stagione, costi quel che costi. E lui lo sa bene. Il centrocampista rossonero, intervistato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, ha esternato tutta la sua voglia di riscatto: "Da cosa ripartire? Dalla conoscenza dell’ambiente. Io per carattere quando arrivo in una realtà nuova ci entro in punta di piedi. Sono una persona timida e riservata, con un grande rispetto di base. Ora so cosa vuol dire essere al Milan e questo sarà un mio punto di forza. Credo di essere una persona equilibrata: cerco di essere da esempio per gli altri e allo stesso tempo di prendere spunto dai compagni per migliorare".

NIENTE SCUSE - Bertolacci sa di aver deluso un po’ tutti, dai tifosi alla dirigenza milanista: "Certamente. È stata una stagione particolare e la premessa è che non ho, e non cerco alibi. Non è nella mia natura. Una cosa però vorrei dirla, perché è giusto fare un’analisi completa. Ogni volta che stavo per rimettermi in carreggiata e tornare il vero Andrea, mi sono fatto male. Gli infortuni mi hanno condizionato. Ecco, vorrei dire che non si tratta di una giustificazione, ma quantomeno di una spiegazione al mio rendimento al di sotto delle attese. Comunque non mi sento una vittima, anche perché sono una persona autocritica che si assume le responsabilità". L’ex Genoa ha fiducia nei propri mezzi ed è certo di poter dimostrare il suo valore anche al Milan: "Il vero Bertolacci è quello che sa fare bene entrambe le fasi, si sacrifica, fa gol e assist. Come è successo all’ultimo anno al Genoa: 6 reti e 8 assist, la mia miglior stagione. Sarebbero numeri ottimi come obiettivo per il prossimo campionato. Non sono un attaccante, ma lo dico senza problemi: il gol mi manca, ne ho sempre fatti. Essermi fermato a uno non va assolutamente bene".

ETICHETTA - Cosa è mancato, dunque, nella scorsa stagione? "La continuità, soprattutto. E poi man mano è venuta meno anche la fiducia. Mi avete visto a sprazzi, ho giocato al 50% delle mie possibilità e se qualcuno dice che non ho personalità rispondo che la cosa non mi tocca e se sono al Milan non può essere casuale. Mai pensato di trasferirmi: troppo facile mollare, io da sconfitto non me ne vado. Voglio fare bene col Milan e riprendermi la Nazionale, l’altro mio grande obiettivo. Non chiedo altro che lavorare e ricominciare a dimostrare quanto valgo". Anche perché, ci sono ben 20 milioni di mezzo: "È un’etichetta che mi ha accompagnato per tutta la stagione, e che forse a livello inconscio mi ha pesato. Ma che posso dire? A Genova avevo dimostrato il mio valore, e i prezzi li fa il mercato. Non sono io a dover rispondere delle leggi di mercato". Ma Bertolacci si sarebbe comprato a quelle cifre? "A 20 non lo so - sorride -, a 16-17 direi di sì. Ora mi sento uno di quei giocatori da cui il Milan può ripartire. Uno di quelli su cui ricostruire. E poi c’è Montella".

L’AEROPLANINO - Già, Montella, il tecnico che predilige il bel gioco, fatto di possesso palla e verticalizzazioni: "Con lui mi sento parte di una filosofia tattica che mi rispecchia bene e che può farmi rendere al massimo. Non parlo così perché adesso è il mio allenatore, ma ha le caratteristiche migliori per la mia crescita. Lui ama giocare a pallone, il possesso palla, il palleggio. È un calcio molto affine a quello che intendo io. Ben vengano le sue sgridate quando sbagliamo un passaggio in allenamento: con la palla fra i piedi non ci perdona nulla, perché ci vuole abituare a essere lucidi anche quando siamo stanchi. Comunque i suoi allenamenti, essendoci tanto pallone, sono stimolanti, mi sto divertendo molto".