Gazzetta - Cerci, derby al Milan. L’Atletico diffida l’Inter, che si scusa

Gazzetta - Cerci, derby al Milan. L’Atletico diffida l’Inter, che si scusaMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 28 dicembre 2014, 08:00Primo Piano
di Salvatore Trovato

Ci è voluto un po’, ma alla fine Alessio Cerci ha detto sì al Milan. Dopo aver incassato l’ennesimo ultimatum dall’Atletico Madrid, l’ex Toro, in riflessione da 48 ore, ha preso la sua decisione. Per avere l’ufficialità bisognerà attendere ancora qualche giorno (il 5 gennaio, data della riapertura del mercato) ma l’affare è ormai fatto. Ai rossoneri non resta che formalizzare l’acquisto a titolo definitivo di Fernando Torres (l’operazione col Chelsea è già stata definita), per poi girarlo in prestito ai Colchoneros.

DERBY - Cerci farà il percorso inverso e sbarcherà a Milano il primo giorno dell’anno. Il due gennaio, come riporta La Gazzetta dello Sport, sosterà le visite mediche, poi si aggregherà alla squadra, agli ordini di Pippo Inzaghi, pronto per debuttare a San Siro contro il Sassuolo. Nel frattempo, l’esterno 27enne ha già giocato il suo primo derby (anche se di mercato), segnando il gol decisivo. Lusingato dal corteggiamento di Roberto Mancini - scrive la rosea -, Alessio aveva preso un mezzo impegno con l’Inter, senza però arrivare al matrimonio. Anche perché Adriano Galliani e l’amico Miguel Angel Gil avevano già raggiunto un accordo di massima per lo scambio di prestiti. La svolta, come detto, è arrivata ieri, meno di un’ora dopo lo sfogo del giocatore su Facebook. Cerci sarà del Milan per i prossimi diciotto mesi, della busta paga si farà interamente carico l’Atletico.

DIFFIDA - A proposito dell’Inter, da Madrid (ma anche da via Aldo Rossi) non hanno digerito il comportamento del club nerazzurro. I contatti privati e diretti con Cerci hanno irritato la dirigenza atletista. Amarezza - riferisce la Gazza - sfociata in una diffida scritta (e inviata) e condivisa dal Milan. Le scuse del direttore generale interista, Marco Fassone, hanno chiuso il caso diplomatico.